Tempi lunghi per la pianificazione urbanistica del nuovo palazzetto di Cagliari, il Comune dice sì alla proroga del mercatino della domenica nel parcheggio Cuore di Sant’Elia. 

Quello spazio era stato scelto in via sperimentale e doveva essere una location provvisoria. Invece è diventata definitiva perché, si legge nell’ultima delibera della Giunta comunale guidata da Paolo Truzzu, «ha ottenuto soddisfacenti risultati, con riscontro tangibile di effetti positivi in ordine a una situazione originariamente molto complessa, sia sotto il profilo commerciale che sociale, così da indurre a ritenere plausibile il recupero, in termini di regolarizzazione, del quadro che in origine appariva significativamente compromesso». Il riferimento è al vecchio spazio di piazzale Trento, dove il commercio abusivo domenicale era andato fuori controllo. 

Il palazzetto dello sport che sarà realizzato a Sant'Elia
Il palazzetto dello sport che sarà realizzato a Sant'Elia

Il palazzetto dello sport che sarà realizzato a Sant'Elia 

Sulla carta, la scadenza della sperimentazione a Sant’Elia sarebbe dovuta scadere il prossimo 31 dicembre. Intanto «è emerso che il “parcheggio Cuore”, ubicato in una zona caratterizzata dalla presenza di impianti e strutture sportive, è stato inserito tra i siti da destinare ad un ampliamento delle stesse, finalità  per la quale si rendono però necessari alcuni interventi di tipo urbanistico che richiederanno alcuni mesi prima che possano prendere avvio le procedure per la realizzazione dei relativi lavori», si legge.

E si parla del nuovo palazzetto da seimila posti. Per il quale si prevedono tempi lunghi. In Comune ritengono necessario «individuare una nuova area per lo svolgimento del mercato domenicale al fine di evitare che una brusca interruzione delle attività mercatali possa comportare una recrudescenza del fenomeno dell'abusivismo commerciale». Ma non c’è fretta: ora è «consentita la prosecuzione del mercato domenicale per evitare il pericolo di nuovi insediamenti commerciali spontanei e non legittimati ed evitare di mettere a repentaglio la civile convivenza e l’ordine pubblico». 

(Unioneonline/E.Fr.)

© Riproduzione riservata