Cantieri rock misti a cantieri lenti, per dirla con le parole di un vecchio tormentone di Adriano Celentano.

A Cagliari ci sono quelli del Comune, via Roma, soprattutto, quindi viale Trieste (che chiuderà dopo Pasqua), via Dante e viale Buoncammino; quindi gli altri dell'Arst per la metropolitana, in piazza Repubblica, in viale Diaz, in via Dante e in viale Cimitero. Sullo sfondo una città inevitabilmente strozzata tra reti metalliche, nuova viabilità, sensi unici rivoluzionati. Tradotto: traffico in tilt nelle ore di punta.

Ieri mattina, tra le 9.30 e le 11.30, girando per i cantieri principali della città, 7 operai in via Roma-lato portici stavano chiudendo gli ultimi metri dell'area in vista dei primi scavi in programma già prima di Pasqua, 2 in viale Trieste cominciavano a sistemare le reti di delimitazione, 14 andavano su e giù per viale Buoncammino. Cinque uomini erano impegnati nei lavori di riqualificazione di via Dante, 4 per la realizzazione della metro in piazza Repubblica, 3 in piazza Madre Teresa di Calcutta ma neanche uno sia nel cantiere nel tratto davanti all'Ossigeno che in quello in viale Diaz, ormai fermo da un po' di tempo per intoppi burocratici.

Il Comune assicura che «i cantieri già avviati», come via Dante e Buoncammino, «stanno andando avanti secondo il crono-programma», spiega l'assessore alla Viabilità Alessio Mereu. Mentre «per quelli appena cominciati o in procinto di essere aperti», via Roma e viale Trieste quindi, «sono previsti premi di produzione per chi dovesse terminare prima i lavori. Non solo», aggiunge l'assessore, «stiamo preparando anche le richieste per le deroghe per poter lavorare, quando è necessario per l'impresa, anche il sabato». 

Mauro Madeddu 

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