Cagliari, problemi strutturali e concorrenza sleale: appello dal mercato ittico all’ingrosso
Gli operatori al Comune: «Urgente un incontro per affrontare le difficoltà di chi lavora nella struttura»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Non solo fermo pesca, i concessionari del mercato ittico all’ingrosso chiedono aiuto al Comune di Cagliari. Con una lettera inviata all’amministrazione gli operatori chiedono un incontro per affrontare al più presto i numerosi problemi che stanno minando il buon andamento della loro attività.
«A causa della prolungata sospensione della pesca e delle criticità che da tempo interessano la struttura, gli operatori stanno attraversando una fase di forte difficoltà. Negli ultimi anni», inizia l’elenco, «diverse aziende hanno rinunciato alle concessioni e anche il servizio bar è stato chiuso per insostenibilità economica. Le problematiche includono canoni elevati, assenza di servizi essenziali come il ghiaccio, oneri aggiuntivi per l’introduzione merci fuori orario, accessi molto rigidi, struttura degradata e concessioni che impongono costi di manutenzione senza tutele».
Ma non è finita: «A ciò si aggiunge la crescente presenza di commercio irregolare all’esterno del mercato e l’utilizzo improprio degli ingressi da parte di aziende esterne che, una volta dentro per consegnare ai concessionari, scaricano merce destinata ad acquirenti, generando concorrenza sleale a danno degli operatori regolari».
I concessionari non intendono alimentare polemiche, ma chiedono all’amministrazione di aprire un tavolo di confronto per affrontare sia le esigenze immediate della filiera, sia una revisione condivisa della gestione e degli spazi del mercato. Il mercato Ittico resta un presidio strategico per il prodotto locale e per la sicurezza alimentare della Sardegna».
Gli operatori confermano la massima disponibilità al dialogo «nella convinzione che solo la collaborazione possa trasformare l’attuale crisi in un’opportunità di rilancio».
(Unioneonline)
