È stato un farmaco a cui era allergica, e che invece le è stato somministrato, a provocare la morte di una 76enne ricoverata nella clinica San Salvatore di Cagliari.

Questa la prima ricostruzione di quanto avvenuto pochi giorni fa e che ha portato a iscrivere il nome di un medico della struttura nel registro degli indagati, nell'ambito degli accertamenti che ipotizzano il reato di omicidio colposo.

Sono stati i familiari a presentare un esposto alla magistratura dopo la morte della loro congiunta, M.P.M., avvenuta domenica. Sul corpo è già stata effettuata l'autopsia, mentre il funerale è in programma per domani.

Consulenti tecnici medico-legali sono stati nominati Antonio Oliva, dell'Università Cattolica di Roma, e Vincenzo Arena, anatomo-patologo al Policlinico universitario Gemelli, sempre della Capitale.

L'anziana, che soffriva di Alzheimer ma era in buone condizioni generali, era stata portata, il 24 marzo scorso, al Policlinico universitario per una broncopolmonite e poi trasferita, il 4 aprile, alla casa di cura San Salvatore.

Fino a sabato è apparsa lucida, compatibilmente con il suo stato, ma la mattina di domenica i sanitari hanno contattato la figlia, che è stata convocata d'urgenza nella struttura per "complicazioni" relative alla salute della madre.

Lì ha trovato la donna molto peggiorata e con la maschera dell'ossigeno. Soprattutto, questo l'elemento importante, le stavano praticando una flebo di "Gelofusine", ormai giunta a oltre metà sacca.

Immediatamente ha chiamato i sanitari e ha fatto presente che, fin dal ricovero al policlinico, cioè dalla compilazione della scheda d'ingresso, aveva chiaramente precisato che la mamma fosse allergica alle penicilline e all'Emagel, farmaco che ha gli stessi principi attivi del "Gelofusine".

L'allergia era riportata anche sulla cartella medica di ricovero compilata all'accettazione nella casa di cura.

Infermiera e medico, a quel punto, hanno staccato la flebo ma, nonostante le terapie somministrate nelle ore seguenti, l'anziana non si è più ripresa ed è morta nel pomeriggio.

I familiari hanno presentato una denuncia querela alla Questura di Cagliari, affinché venga fatta piena luce su eventuali responsabilità, assistiti dallo Studio 3A e dal consulente personale Michele Baldinu.

Gli inquirenti hanno quindi disposto il sequestro delle cartelle cliniche e l'autopsia.

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LA PRECISAZIONE DELLA CLINICA SAN SALVATORE

Dalla clinica dove è deceduta la donna è arrivata una precisazione che pubblichiamo:

"Con riferimento alle notizie emerse sulla clinica San Salvatore di Cagliari, la struttura respinge fermamente le accuse che le sono state rivolte. Per la clinica, la salute e la sicurezza dei propri pazienti e ospiti sono priorità assolute e non negoziabili - si legge in una nota dell'ufficio stampa della clinica -. La struttura ha già fornito tutti i materiali e le informazioni necessarie alle autorità competenti e si è messa fin da subito a loro piena disposizione per una completa ricostruzione di quanto accaduto".

(Unioneonline/s.s.)
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