«Lasciato a terra da Ryanair» perché costretto a muoversi su una carrozzina attaccato a un respiratore. E così ha presentato un esposto all’Enac.

Non si arrende Daniele Rinaldo, ingegnere affetto da Sla e cui lunedì la compagnia low cost ha rifiutato l’imbarco sul volo da Cagliari a Venezia proprio a causa del suo respiratore.

Rinaldo è l’ingegnere che ha inventato le barriere che difendono la Basilica di San Marco a Venezia, è consulente di diversi progetti che riguardano il porto e in passato lo è stato anche per il Mose. Ed è malato di Sla. «Ma nonostante questo, da buon ex rugbista, continuo a lavorare e a cercare di vivere una vita per quanto possibile normale, viaggiando abbastanza spesso», ha scritto nella sua comunicazione indirizzata all’ente italiano per l’assistenza al volo. 

Rinaldo ha aggiunto di aver viaggiato «senza problemi» a Tel Aviv a maggio e per la Sardegna lo scorso 29 luglio «con la stessa compagnia» chiarendo di non aver trovato nel sito dell'Enac, alla voce "Articoli vietati in cabina", alcuna traccia di questo tipo di dispositivo.

«Ho poi esibito una dichiarazione del mio medico curante della necessità di utilizzare un tale supporto alla respirazione. Ciononostante, oltre ad avermi fatto attendere ore, non ho poi ricevuto alcun tipo di assistenza, né sono stato riprotetto su altri voli».

Una versione che è però poi stata smentita dalla compagnia: «In conformità con i nostri Termini e Condizioni, quelle macchine (i respiratori) possono essere trasportate a bordo ma non è consentito utilizzarle. Poiché il passeggero intendeva farlo, non ha potuto viaggiare e gli è stata offerta una riprotezione gratuita sul primo volo disponibile da Cagliari a Venezia il giorno successivo, che ha rifiutato».

Rinaldo ha quindi riferito di essere stato costretto a prendere, il giorno dopo, un volo di Ita con scalo a Roma che gli è costato 600 euro. L'ingegnere parla di «una insopportabile discriminazione in quanto disabile, forse legata a una situazione di overbooking visto che l'aereo era strapieno, sacrificando così una persona per cui c'era una parvenza di motivazione. Da una semplice ricerca su Google ho trovato un simile caso, verificatosi l'anno scorso sempre con loro: magari i disabili non sono graditi a bordo da Ryanair».

«Mi auguro che Enac possa accertare i fatti e sanzionare la compagnia – la conclusione – mentre nessuno mi risarcirà per l'umiliazione subita e per i disagi fisici e psicologici miei e di chi mi accompagnava: la mia speranza è che non abbiano a ripetersi episodi di questo tipo».

(Unioneonline)

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