Nel Far West della micromobilità elettrica (la definizione è del ministro alle Infrastrutture Paola De Micheli che sul punto ha dichiarato "Sui monopattini elettrici non può essere un Far West. Ci vogliono regole certe") c'è grande attesa per il nuovo codice della strada e sull'eventualità che venga ridiscusso quando deciso con la Legge di stabilità che ha equiparato monopattini, segway e hoverboard alle alle biciclette.

La questione sta a cuore anche ai cagliaritani che attendono l'ordinanza della giunta di Paolo Truzzu per vedere scattare la sperimentazione di dodici mesi che ha già coinvolto molte altre città in tutta Italia. Opportuno chiarire che sulla faccenda potrebbero esserci novità a brevissimo e a introdurle potrebbe essere un emendamento al decreto Milleproroghe che è all'esame del Parlamento.

Nel frattempo, tuttavia, poiché per le strade - cagliaritane e non - questi piccoli mezzi sono sempre più numerosi ecco quali sono le norme previste finora.

DIVIETI E NON - La regola base per chi usa un segway o uno dei suoi fratellini è: fingere di essere in sella a una bici e comportarsi di conseguenza. Perché con il decreto passato a dicembre le prescrizioni sono le stesse.

Dunque, i micro mezzi elettrici possono circolare sulle piste ciclabili, nelle aree 30 (ovvero quelle strade dove le auto non possono superare i trenta chilometri all'ora), nelle zone a traffico limitato e nelle isole pedonali. A seconda delle vie sarà necessario modulare la velocità tra i venti e i sei chilometri orari: a Cagliari è già previsto che i dispositivi siano dotati di un riduttore di velocità. Già fissata anche la potenza massima del motore in 500 Watt e, manco a dirlo, il divieto di circolare sui marciapiedi riservati come sempre ai pedoni. Il limite di velocità appare una misura indispensabile per garantire la sicurezza e ridurre i rischi visto che il casco non è obbligatorio.

SCUOLA GUIDA - Chiarito l'aspetto normativo (che è bene ribadirlo potrebbe essere modificato nelle prossime ore) è opportuno prendere confidenza con questi piccoli mezzi e imparare a usarli. Primo: chiunque ne venda uno sarà pronto a dedicare qualche minuto per insegnarvi la guida. Qualora non bastasse, sul web sono disponibili contenuti di qualunque genere per affrontare a testa alta la città correndo su una o due ruote. Da Wikihow ecco 11 passi per diventare un maestro (o almeno provarci): 1- Impara a usare il segway prima di provare a usarlo da solo, leggi con attenzione il manuale d'uso.

2- Indossa indumenti adeguati.

3- Mantieni in ogni momento una presa salda.

4- Evita le manovre brusche.

5- Evita di andare troppo veloce.

6- Rimani su terreni solidi e uniformi.

7- Mantieni la distanza di sicurezza tra te e il manubrio.

8- Evita i pedoni.

9- Fai attenzione agli ostacoli.

10- Non usare il telefono.

11- Ferma il segway prima di scendere.

POLEMICA POLITICA - Lo stesso genere di istruzioni sono disponibili anche per tutti gli altri mezzi che compongono la galassia della micromobilità sulla quale, tra l'altro, si è accesa la polemica politica. Il centrodestra ha presentato una risoluzione per impegnare il governo a sospendere l'applicazione dell'equiparazione dei monopattini alle bici fino alla conclusione delle sperimentazioni (quella di Cagliari compresa). In una nota i deputati di Forza Italia, Roberto Rosso, della Lega, Elena Maccanti, e di Fratelli d'Italia, Mauro Rotelli dichiarano: "Ora attendiamo che la maggioranza ci comunichi come intende integrare la nostra risoluzione. Sicuramente resta il pasticcio che hanno creato. L'equiparazione nasce infatti da un emendamento di Italia Viva approvato al Senato - Camera che non si sta occupando della riforma del Codice della Strada - e lo ha fatto in barba al parere negativo del Ministero dei Trasporti. Non possiamo che dirci fortemente preoccupati per questo approccio: un legislatore schizofrenico è già un danno, se poi lo fa a spese della salute dei cittadini è ancor più grave. Confidiamo che il Governo metta la parola fine a questa brutta pagina di storia parlamentare evitando che - prima di intervenire - ci scappi il morto". Dal canto suo, però Italia Viva difende il decreto inserito nella legge di stabilità. "Non capisco a quale Far west faccia riferimento il ministro De Micheli quando parla di monopattini. Ci sono tanti problemi sulle nostre strade - ha dichiarato Luciano Novili (Iv) - e un'incidentalità ancora troppo alta, ma tra questi non c'è quello dei monopattini e dei mezzi della micromobililità elettrica sostenibile, che rappresentano un pezzo del presente e del futuro della mobilità in tutta Europa. L'Italia è invece troppo indietro. Il Far West sui monopattini c'era, semmai, fino a oggi per la mancanza di regole, di sicurezza, di certezze. Ma non si può combattere la realtà, nascondendola, negandola o facendo perdere occasioni al nostro Paese. Finalmente, grazie alla norma proposta da Italia Viva e approvata dal Parlamento nel mese di dicembre, oggi c'è una regolamentazione. I monopattini non si muovono più in una giungla senza regole ma sono equiparati alle biciclette. E quindi devono rispettare tutte le regole che le riguardano. Tutti siamo dalla parte della sicurezza. Ma siamo anche dalla parte della mobilità del futuro. E quindi siamo disponibili a ragionare di tutte le implementazioni e i miglioramenti che possono rendere ancora più sicura la circolazione di questi mezzi".
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