La musica si sentiva anche all’esterno del locale. E anche il Caffè De Candia del Bastione, a Cagliari, cade sotto la mannaia del regolamento comunale: nei giorni scorsi è stata imposta la revoca della concessione di suolo pubblico per un mese. Niente tavoli e sedie all’aperto. 

Ennesimo provvedimento che segna il lento ma a quanto pare inesorabile declino della terrazza di Saint Remy, dove non è rimasta aperta alcuna attività ma resiste un obbrobrio di cemento che da tempo immemorabile copre la scalinata di accesso al monumento, sul lato nord. 

Una situazione che fa infuriare il gestore del locale appena sbarrato, Florian Kuster, che parla di «applicazione di regolamenti scritti da persone incompetenti che anziché confrontarsi e collaborare con gli operatori del settore e le aziende private hanno la presunzione di sapere gestire una città dal loro ufficio».

Dopo 11 anni con una colata di cemento davanti al locale «e un cantiere aperto sul monumento più importante di Cagliari», attacca Kuster amareggiato, «finalmente il Suape ci ha notificato la soluzione: revoca della concessione del suolo pubblico»

Poi la ricostruzione: «Chiuso il teatro mobile nel 2014. Bloccati gli ascensori a giorni alterni dal 2017. Tolta la pedana del De Candia nel 2018. Chiuso il caffè degli spiriti nel 2019.  Vietato ogni evento sul Bastione dal 2021.  Tolti tavoli e ombrelloni De Candia 2024». 

L’imprenditore fa un po’ di conti: «L’aeroporto di Cagliari conta 4.846.000 passeggeri l’anno tra arrivi e partenze, circa 650.000 crocieristi.  La gran parte arriva sul Bastione di Saint Remy sotto i 40 gradi di agosto con grandi aspettative e tutti sappiamo quello che trovano». Niente, o quasi. 

Enrico Fresu 

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