Al Santissima Trinità c’è un’ambulanza in attesa da questa mattina alle 8. Dentro, c’è un paziente. È solo una delle otto bloccate da ore nel piazzale dell’ospedale del pronto soccorso di Is Mirrionis, a Cagliari. Oggi come nei giorni scorsi: dentro i reparti non c’è posto, sono saturi. E finché non si liberano letti i nuovi pazienti non possono essere ricoverati. 

Quella che dovrebbe essere una situazione straordinaria, nelle sue difficoltà, sta diventando ormai la norma. 

I numeri che arrivano dalla rete di monitoraggio del flusso nelle strutture di emergenza-urgenza sono preoccupanti: 22 pazienti in codice giallo e 4 rossi al Santissima, 22 gialli e un rosso al Brotzu, 29 gialli e 5 rossi al Policlinico. Inutile conteggiare i verdi: sono tanti. 

Una situazione esasperante: per i soccorritori del 118, per  medici e personale dei pronto soccorso. E, ovvio, per chi sta male e chiede solo di essere curato. Ma ormai tutti confluiscono verso le strutture cagliaritane: gli ospedali periferici non garantiscono i servizi adeguati. Il problema è che la sanità del capoluogo non è più in grado di tenere botta. E rischia il collasso. 

© Riproduzione riservata