C'è qualche spiffero di troppo nell'ufficio al pianterreno di Palazzo Bacaredda, ma il climatizzatore riesce a sopperire a questo piccolo difetto.

E, in ogni caso, il lavoro dell'Infopoint non ne risente, non può risentirne perché è l'unico rimasto aperto in città.

Gli altri, da piazza Costituzione a Marina Piccola, da piazza Ingrao (Molo Rinascita) a Palazzo Regio (quello intermittente della Provincia) sino a piazza Indipendenza, sono stati tutti chiusi.

A dire il vero, quando attraccano le navi da crociera apre anche la postazione del terminal.

Per ora va bene così. La cooperativa "Semata" di Dolianova, che opera nel settore turistico (tra le altre cose, gestisce il museo di Santadi), nel 2015 si è aggiudicata l'appalto per la gestione dei punti informazione. Un servizio che al Comune costa 100 mila euro l'anno (il contratto è biennale e scadrà il prossimo 31 agosto) e che conta su quattro dipendenti, tutte donne, giovani, laureate e poliglotte. In via Roma, sono supportate da Luisa Besalduch, funzionaria comunale dell'assessorato al Turismo e alle Attività produttive.
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