Sono centinaia le persone che si sono ritrovate in piazza San Michele per prendere parte alla cinquantaduesima Marcia nazionale della pace, organizzata da Pax Christi in collaborazione con la diocesi cagliaritana.

Una marcia in tutta la città fino alla basilica di Bonaria.

Presente anche don Luigi Ciotti, storico fondatore di Gruppo Abele e di Libera.

Dopo i saluti del sindaco Paolo Truzzu, sono intervenuti alcuni prelati. Tra questi, Filippo Santoro, responsabile della pastorale del sociale del lavoro e vescovo di Taranto e Giovanni Ricchiuti, vescovo di Altamura e presidente di Pax Christi. Un messaggio di pace a 360 gradi. La pace passa anche per l'ecologia, per l'accoglienza. La scelta di Cagliari come sede nazionale non è casuale: lo ha spiegato Santoro, riportando il messaggio di Papa Francesco nel recente viaggio in Giappone.

Non si deve solo, aveva detto il pontefice, combattere l'uso delle armi ma anche la loro costruzione. Un riferimento alla fabbrica di Domusnovas che Ricchiuti ha esplicitato senza mezzi termini.

Ha portato il suo saluto anche l'arcivescovo emerito di Cagliari Arrigo Miglio. Poi la colonna si è messa in marcia verso viale Sant'Avendrace.

L'INTERVISTA A SANTORO:

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