Cagliari, cantiere fantasma nelle case popolari: stracciato il contratto da un milione
In via Cornalias investiti fondi europei per l'efficientamento energetico, ma l’impresa non si presenta più. Il Comune: «Gravi inadempienze»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I lavori dovevano servire per l’efficientamento energetico di una palazzina di case popolari. Ma in via Cornalias 66, a Cagliari, di efficiente c’è stato poco o nulla. Tanto che il Comune ha stracciato il contratto da oltre un milione di euro firmato nel 2023 con l’impresa. Il motivo: gravi inadempienze e ritardi. Che, a leggere le carte, sarebbero qualcosa tipo un cantiere fantasma, nonostante i pagamenti da parte dell’amministrazione.
La vicenda è ricostruita nel dettaglio in un documento dell’assessorato comunale ai Lavori pubblici.
Il rifacimento dell’edificio Erp (edilizia residenziale pubblica) rientrava nel programma “Investimento Territoriale Integrato - Cagliari Is Mirrionis”, finanziato con fondi europei. Lo spirito del progetto è: «Si vuole incidere sulla dimensione materiale dell’abitare e sul miglioramento delle condizioni di vita degli abitanti costruendo modelli di carattere socio inclusivo (...). La rilevante presenza di edilizia residenziale pubblica, che nel tempo l’amministrazione non è riuscita a mantenere né ad adeguare alle nuove esigenze del vivere, ha segnato profondamente lo sviluppo del rione, che oggi è caratterizzato da uno stato di diffuso degrado degli edifici e degli spazi pubblici». Così ecco l’idea: rimettiamo in sesto le case.
Il procedimento è andato bene fino al novembre del 2023, quando l’amministrazione ha firmato il contratto con la Edilit, un’impresa cagliaritana. Valore di un milione e 55 mila euro per rifare le coperture del palazzo, gli impianti e gli infissi in 300 giorni.
Subito è stata chiesta una variante, perché sono emersi interventi giudicati necessari ma non prevedibili prima della consegna. Poi una lunga serie di sopralluoghi da parte dei tecnici comunali ha rivelato che al lavoro in quel cantiere c’erano pochi operai. Immediate erano arrivate le sollecitazioni, per rinfoltire la squadra di muratori. Diffide che erano cadute nel vuoto. I tempi hanno iniziato a dilatarsi e si era capito che il cronoprogramma non sarebbe stato rispettato. Fino a quando lo scorso 25 luglio «la direzione lavori comunicava al Rup lo stato delle attività, accertando l’assenza di attività lavorativa da parte dell’impresa dall’8 luglio, sospesa in maniera arbitraria». Un cantiere fantasma.
Il dirigente Paolo Pani si è armato così di Pc e firma digitale per «dichiarare risolto il contratto d’appalto, registrato fiscalmente a Cagliari il 27 novembre 2023, stipulato con la ditta Edilit Srl per grave ritardo e grave inadempimento protratto alle obbligazioni contrattuali». Disposto anche il recupero delle somme già versate per lo stato avanzamento lavori».
Enrico Fresu