Cagliari, al Brotzu pronto soccorso pediatrico a mezzo servizio: «Inaccettabile trasferire i bambini in altre strutture»
La richiesta di Usb Sanità: «Garantire un accesso continuo alle cure specialistiche, per evitare gli spostamenti»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
«La salute dei minori deve rimanere una priorità assoluta e non si può permettere che le attuali carenze della struttura continuino a compromettere il benessere dei nostri piccoli pazienti». L'allarme è di Gianfranco Angioni, responsabile regionale di Usb Sanità, che segnala una situazione critica nel pronto soccorso pediatrico del Brotzu. Al suo interno, le consulenze otorinolaringoiatriche sono garantite soltanto nei turni diurni dal lunedì al venerdì. Negli altri, i bambini con necessità devono essere trasportati in ambulanza in altre strutture. «L'assenza di un ambulatorio otorinolaringoiatrico aperto anche nei turni notturni e nei fine settimana rappresenta non solo una carenza nell'offerta sanitaria, ma anche una violazione dei diritti dei piccoli pazienti e delle loro famiglie», fa notare.
«Ritengo inaccettabile - prosegue Angioni - che i bambini, già provati dalla malattia o dai traumi, siano costretti a percorrere anche in condizioni climatiche avverse un tragitto pericoloso e sconsigliato solitamente, effettuato il più delle volte a piedi. Il problema diventa ancor più rilevante durante il turno notturno, quando l'Oss viene inviato per effettuare una consulenza in ambulanza. Questa decisione porta il pronto soccorso a rimanere privo di un supporto fondamentale, aumentando così il carico di lavoro per il personale infermieristico, già sottoposto a una pressione insostenibile». La richiesta di Usb Sanità è di garantire un accesso continuo (24 ore al giorno) alle cure specialistiche, per evitare gli spostamenti.
In una nota indirizzata ai vertici del Brotzu, Angioni chiede inoltre l'apertura di un ambulatorio specifico all'interno dell'ospedale San Michele, completo di tutte le apparecchiature fondamentali per assicurare le cure ai bambini. «Questa situazione non è tollerabile e richiede una risposta ferma e immediata da parte della Direzione», conclude Angioni.
(Unioneonline/r.sp.)