Pirri brucia, di fuoco e ora anche di paura.

Tre auto e uno scooter bruciati all'alba di mercoledì in via Toti e in via Silvati, altre due incenerite la notte seguente in via Parteolla sono troppe, anche perché tutti i roghi sono dolosi.

Inevitabilmente, fra i trentamila abitanti della frazione cagliaritana, si sparge la paura: perché parcheggiare l'auto per strada la notte, significa non avere più alcuna certezza di ritrovarla integra la mattina seguente.

I vandali colpiscono a casaccio, o almeno così sembra: per questo le indagini di polizia e carabinieri sono difficili e i pirresi sono convinti che dietro i roghi ci siamo bande di giovani ubriachi.

Non parlano le vittime, non lo fanno volentieri e a viso aperto nemmeno i vicini di casa: temono ritorsioni, il fuoco sta facendo terrorismo.

Parla invece il presidente della Municipalità di Pirri, l'avvocato Paolo Secci:

"Chiamerò il sindaco, gli chiederò di portare il problema all'attenzione delle autorità di pubblica sicurezza. Ormai siamo ben oltre il livello tollerabile e la vigilanza a Pirri è carente".

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