Una donna dominicana proveniente da Barcellona è stata arrestata all’aeroporto di Elmas e condotta in carcere a Uta dopo essere stata trovata in possesso di 120 grammi di “shaboo”, la devastante “droga dei filippini” che stava per essere immessa nel mercato cagliaritano.

Nel corso dei normali controlli aeroportuali gli uomini della Guardia di Finanza e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli di Cagliari, dopo aver fermato la donna, hanno trovato, occultati nelle parti intime, 10 involucri di shaboo. 

Si tratta di una droga sintetica incolore e inodore, di solito importata dal sud est asiatico e con effetti devastanti sui consumatori, dieci volte maggiori rispetto a quelli della cocaina. Sostanza che si sta diffondendo soprattutto tra i giovani. Una metanfetamina che in Italia è arrivata da qualche anno e che nelle comunità del sud est asiatico veniva utilizzata per mantenersi svegli e attivi durante il lavoro. Raramente si sopravvive a lungo consumandola abitualmente.

Una dose “normale” di shaboo è pari a un decimo di grammo, al dettaglio viene venduta a 40-50 euro. Per farsi un’idea, la cocaina viene venduta 80-100 euro al grammo. Dunque quel quantitativo, immesso sul mercato, avrebbe fruttato circa 60mila euro.

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