Una versione di greco e latino, un sunto del 31esimo canto dell'Inferno, "Il giorno" di Parini con le quartine scrupolosamente segnate a mano. Con la grafia di uno studente eccellente del Liceo classico Dettori di Cagliari, pupillo del suo professore di italiano Raffa Garzia: Antonio Gramsci. Materiale inedito che arricchisce la mostra allestita dal 18 al 29 settembre nell'Aula Magna del liceo cagliaritano, recentemente ristrutturata e intitolata al grande pensatore e intellettuale antifascista.

"Le riviste ritrovate: la formazione del giovane Gramsci in Sardegna (1907-1914)" è il titolo della rassegna, che sarà inaugurata sabato 18 settembre (alle 10).

Inserita negli eventi di "Parma capitale italiana della cultura 2020+21", promossa dal Circolo "Grazia Deledda" della città emiliana, la mostra è a cura di Luca Paulesu, nipote di Teresina Gramsci Paulesu, sorella prediletta di Antonio. In esposizione una selezione di riviste politiche e letterarie e d'avanguardia cui il futuro fondatore del Partito Comunista era abbonato negli anni del ginnasio a Santu Lussurgiu, del liceo a Cagliari e dell'università a Torino: “Il Marzocco”,” Le cronache letterarie”, “La Lupa”, “Piemonte”, “La Voce”, “L'Unità di Salvemini (1911-1913)”, “Patria”. Un tesoro rimasto per anni nel sottotetto della vecchia casa di Teresa Gramsci a Ghilarza. È stato Luca Paulesu a scoprirlo nel 2018.

In mostra anche una selezione di alcuni libri della biblioteca giovanile di Gramsci, in particolare nelle edizioni de "La Voce", alcuni dei quali rinvenuti insieme alle riviste. Nella stessa collana anche "Il Trentino visto da un socialista" di Benito Mussolini.

"Questi ritrovamenti permettono una riscrittura della formazione di Gramsci in Sardegna e del clima culturale respirato in famiglia. Tema affrontato solo da Giuseppe Fiori nella sua biografia-capolavoro. Dopo di lui nessun altro ha indagato", il commento di Paulesu.

(Unioneonline/v.l.)

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