C'erano una cinquantina di "Sentinelle in piedi" oggi nella terrazza del Bastione di Saint Remy, a Cagliari, per dire no alla legge sull'omotransfobia.

Qualcuno leggeva silenziosamente, qualcun altro pregava, diversi tra loro indossavano la maglietta con la scritta "giù le mani dai bambini".

Nel mirino della protesta il disegno di legge del parlamentare del Pd Alessandro Zan contro l'omofobia, considerato dai manifestanti "liberticida".

"La nostra libertà non è in vendita - la loro rivendicazione -. Libertà di crescere i nostri figli testimoniando il valore dell'identità. Libertà di dire che i bambini sono maschi e le bambine sono femmine. Libertà di pensare che chi affitta il grembo di una donna e si compra un figlio a catalogo, sta commettendo un'atrocità. Forse un giorno tutto questo sarà vietato, e saremo trascinati in galera per aver difeso i nostri figli. Ma non è questo il giorno! Scendiamo nelle piazze! Potrebbe essere l'ultima volta".

Di fronte a loro si sono posizionati diversi contestatori, qualche decina di persone in più rispetto alle Sentinelle: tutti seduti e con le bandiere arcobaleno. I contro manifestanti hanno letto, a voce alta, poesie e brani letterari. Non si è registrata comunque nessuna tensione: dopo un'ora, secondo quanto previsto, le Sentinelle in piedi hanno lasciato la terrazza del Bastione.

A MILANO - Il sit-in si è tenuto in decine di altre città, come a Milano: "Non si può rischiare la prigione solo per un'opinione", le scritte sui cartelli, "il Ddl omontransfobia è contro la democrazia".

Al presidio anche il capodelegazione di Fratelli d'Italia al Parlamento Europeo, Carlo Fidanza: "Ho partecipato alla manifestazione per ribadire il forte No di Fdi alla proposta di legge Zan sull'omofobia - ha spiegato -. È incredibile che, di fronte alle emergenze economiche e sociali che affliggono gli italiani, la sinistra tenga impegnato il Parlamento su un simile provvedimento. Ed è inaccettabile la sola idea di una legge bavaglio che punirebbe penalmente chi difende la famiglia naturale e la libertà educativa dei genitori".

Anche qui un gruppo di giovani con bandiere arcobaleno li ha contestati ma sono stati tenuti a distanza dalla Polizia.

(Unioneonline/D)
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