Rinviata a settembre. La riunione in assessorato alla Sanità fissata per domani, 9 agosto, per l’illustrazione dello studio di fattibilità del nuovo ospedale di Cagliari slitta a data da destinarsi a causa dell’alto rischio defezioni per ferie. 

Tra i convocati c’erano il sindaco Paolo Truzzu e i vertici delle aziende sanitarie interessate.  La lettera d’invito era partita dopo che i tecnici dell’Ares, la settimana scorsa, avevano inviato i loro elaborati al rappresentante della giunta Solinas. Ma con il passare dei giorni è emerso che pochi, pochissimi, sarebbero stati presenti. Così ecco la decisione del rinvio. 

I dettagli sulla nuova struttura sono coperti dal massimo riserbo ma gli elementi fondamentali trapelano. La spesa ipotizzata è di oltre mezzo miliardo di euro: le tabelle parlano di una cifra che si aggirerebbe intorno ai 550 milioni. Soldi che servirebbero per la realizzazione di 854 posti letto distribuiti in blocchi a sviluppo orizzontale che andrebbero a occupare un'area che dovrà avere un'estensione stimata tra i 25 e i 30 ettari. Un terreno che secondo le direttive del presidente della Regione dovrebbe già essere di proprietà pubblica. Per intero o nella sua gran parte. Dove? Le carte non dovevano dare una risposta e non lo fanno. I tecnici avevano il compito di limitarsi a fornire caratteristiche generali. Ma un occhio alle mappe è stato dato. Ed emerge un'ipotesi, peraltro non nuova: un'area potenzialmente idonea è stata individuata nella piana di San Lorenzo, fra la 131 Dir e lo svincolo per la 554.

Marino e Microcitemico 

Tutto nasce dalla delibera della giunta regionale del primo giugno che ha dettato i tempi per la pianificazione di quattro nuovi ospedali in Sardegna. A Cagliari era previsto il nuovo “Ospedale della città”. L'obiettivo dichiarato era la «riorganizzazione e il dimensionamento delle funzioni del “Brotzu” dell’Arnas e dell’ “Oncologico–Businco” per l’accorpamento in un unico plesso». Ma nello studio inviato nei giorni scorsi all'assessore alla Sanità Carlo Doria si va oltre. Si ipotizza la creazione di un polo pediatrico, con un accorpamento di reparti ora distribuiti fra Brotzu e Microcitemico, che verrebbe quindi coinvolto. Come il Marino. Si parla del trasferimento della camera iperbarica e dell'unità spinale: ora sono nel semirudere del Poetto, destinato da ospitare gli uffici della Asl 8 e, sempre secondo i progetti (più idee che realtà), anche un ospedale di comunità per il trattamento rapido di patologie non gravi.

Lo studio

Come per il nuovo ospedale del Sulcis Iglesiente – già presentato – allo studio ha lavorato un'equipe di professionisti interna dell'Ares (Agenzia regionale per la salute). Sfumato, quindi, l'affidamento all'esterno ipotizzato dal Rup Giampiero Testoni, che aveva ricevuto l'incarico di pianificazione. Era stata anche avviata una manifestazione di interesse per individuare studi professionali competenti in materia. Parcella: quasi 150 mila euro. Dopo le polemiche si è optato per la soluzione in house. E la risposta è arrivata entro il termine stabilito: la Giunta, sempre nella delibera del primo giugno, aveva imposto quello 6 agosto ed è stato rispettato, senza l'esborso di un centesimo.

Le ipotesi 

Intanto però solo l'ipotesi di smantellamento di Brotzu e Businco ha devastato gli equilibri della maggioranza di centrodestra. Lo strappo era stato ricucito dopo vertici ad alta tensione. O così sembrava. Durante la discussione del collegato alla Finanziaria i franchi tiratori hanno impallinato l'accordo di programma che legava il destino dello stadio di Cagliari – del suo finanziamento da 60 milioni - a quello dell'ospedale. La riunione del 9 agosto è stata convocata dopo la Caporetto della maggioranza. Ora anche quella è stata rinviata. 

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