Meglio “regole semplici ma efficaci”. Finisce in Consiglio regionale le discusse normative sulle riaperture varata dalla Giunta Solinas.

Tra i criteri da rispettare nei locali al chiuso il “limite di presenze contemporanee non superiore ad una persona ogni 20 metri cubi” e un tasso di ricambio d’aria “non inferiore a 0,5”.

Nei giorni scorsi erano arrivate le critiche degli esercenti per dei limiti oggettivamente difficili da controllare che “creano solo confusione nel settore della ristorazione”. Oggi è toccato agli agriturismi, che hanno definito “incomprensibile e ingiusto” il provvedimento.

E ora l’ordinanza finisce al centro di un’interrogazione del Pd: "Ci aspettiamo che il governatore chiarisca quali siano gli studi scientifici alla base di queste indicazioni", spiega il primo firmatario Piero Comandini. "Sarebbe infatti opportuno - sottolinea l'esponente dell'opposizione - ristabilire le semplici ma efficaci disposizioni in materia sanitaria di distanziamento personale, utilizzo delle mascherine ed igienizzazione con apposite soluzioni idroalcoliche delle mani, di disinfezione delle superfici e degli oggetti di qualsiasi esercizio o locale aperto al pubblico".

Secondo il consigliere regionale dem, "tutto questo crea ulteriore confusione, incertezza e difficoltà ai ristoratori e ai gestori di piscine, centri termali, come se le difficoltà non fossero già abbastanza".

Tante le domande che si pongono gli addetti al lavori, ricorda Comandini, che le elenca: "Venti metri cubi d'aria per ogni cliente quanti sono? Chi li misura? E il ricambio d'aria? Come si calcola un tasso di ricambio dell'aria non inferiore a 0,5?".

(Unioneonline/L) 

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