Condannato a 3 anni e 4 mesi per il reato di addestramento con finalità di terrorismo, ma assolto dall’accusa di arruolamento. È la condanna inflitta dalla Corte d’assise di Cagliari all’ex poliziotto sardo che, secondo la ricostruzione della Direzione distrettuale antimafia, avrebbe combattuto nel Donbass accanto ai filorussi.

La sentenza, arrivata nel pomeriggio dopo la camera di consiglio, ha in parte accolto la richiesta del pm dell’antiterrorismo Emanuele Secci che nella sua requisitoria aveva chiesto la condanna di Luigi Frau, 51 anni, a 4 anni e mezzo di carcere.

Secondo l’accusa, l’ex poliziotto cagliaritano – in servizio sino al 2007 nel Reparto Mobile – sarebbe partito in passato nell’Ucraina orientale, oggi teatro di guerra, ma dove già da anni si sta combattendo un conflitto “a bassa intensità” tra le forze ucraine e i separatisti filorussi.

Al termine di un’indagine della Digos, la Procura aveva contestato a Frau di essere stato nel Donbass almeno quattro volte tra il 2015 e il 2019, partecipando attivamente al conflitto. Il suo difensore, l’avvocato Giuseppe Cirronis, aveva invece sollecitato l’assoluzione più ampia, sostenendo che non ci siano elementi che dimostrino la sua partecipazione alla guerriglia ma nemmeno un’attività di arruolamento e addestramento.

Oggi la Corte presieduta dal giudice Giovanni Massidda lo ha condannato per un capo d’imputazione e assolto dal secondo. Dopo le motivazioni la difesa potrà presentare ricorso in appello.
 

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