In Sardegna aumentano morti e soccorsi in mare: «Serve la massima prudenza»
Sono 14 le persone decedute in poco meno di tre mesiIn nemmeno tre mesi 75 persone soccorse e 14 purtroppo decedute in mare. Un'estate con troppe tragedie e con numerosi interventi da parte della Guardia Costiera di Cagliari, costretta a un super lavoro, nei 950 chilometri di costa da Arbatax a Bosa, per evitare ulteriori tragedie spesso per i comportamenti irresponsabili da parte di diportisti e bagnanti.
«Il mare va rispettato», commenta il direttore marittimo della Capitaneria di Cagliari, il contrammiraglio Giovanni Stella. «Purtroppo c'è chi affronta il mare quando non ci sono le condizioni. Così mette a rischio la propria vita ma anche quella dei soccorritori. Perché donne e uomini della Guardia Costiera ci sono sempre: e per questo chiediamo a tutti di essere molto prudenti». Le persone morte in mare sono state 14: di queste dieci molto probabilmente hanno avuto un malore. E poi ci sono 75 soccorsi di diportisti, bagnanti, canoisti, surfisti. Tutti recuperati in mare in condizioni difficili.
In questi mesi, durante l'operazione "Mare sicuro", i militari della Capitaneria hanno effettuato anche quasi settemila controlli: «Sono emerse 385 irregolarità. Un numero in crescita del 24 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Questo significa che ci sono stati molti comportamenti non corretti. Ci dispiace perché a noi non interessa fare cassa».