Il blitz scatta poco dopo le 17 di ieri. Dieci basi dell’elisoccorso sardo, da nord a sud dell’Isola, sono dichiarate chiuse. Cessazione attività, recita la missiva dell’Enac, l’ente nazionale dell’aviazione civile. A recapitarla all’Areus, l’agenzia regionale Emergenza Urgenza, è una nota dell’assessorato regionale della Sanità. Dieci copie, una per ogni base elicotteristica sulla quale si appoggiava il servizio di soccorso volante della Regione. Disposizione di chiusura che colpisce il cuore della sanità nuorese, con i sigilli all’elisuperficie dell’hub della Sardegna centrale, ma non risparmia quelle delle aree costiere, da Santa Teresa di Gallura ad Arzachena, da quella nel Montiferru sino alla base dislocata a Santa Margherita di Pula.

La mazzata

Un colpo durissimo al sistema sanitario che registra la più perentoria delle disposizioni dell’ente statale: chiusura. La mazzata arriva nel cuore del sistema emergenziale della sanità sarda con una decisione che ha del paradossale: dopo otto mesi dal primo sollecito, niente è stato fatto per mettere a norma, secondo i codici di verifica e controllo della sicurezza, le basi aeree che ieri hanno chiuso i cancelli. Dalle avio-elisuperfici delle aree “ricche” delle coste sino a quelle strategiche come quella dell’Ospedale San Francesco di Nuoro. I documenti in nostro possesso sono blindati tra Regione – Enac e Areus. Il passaparola è deciso: la notizia deve restare preclusa all’esterno. Nessuno deve sapere che dopo 240 giorni di solleciti niente è stato fatto per mettere in “sicurezza”, a partire dal piano amministrativo, quelle piazzole di emergenza. Ora, invece, il provvedimento è severo, con argomentazioni esplicite e senza remore riportate nella missiva statale reiterata per ognuna delle dieci basi operative chiuse.

Il caso Nuoro

La decisione più grave e rilevante è quella che colpisce il centro Sardegna con la base di Nuoro. Quella eli-superficie non è solo strategica per il capoluogo nuorese, ma è il fulcro della base operativa per l’hub sanitario delle zone interne che da ieri non hanno più un supporto elicotteristico connesso direttamente con il già barcollante sistema ospedaliero del centro dell’Isola. A ricevere il duro colpo sono direttamente i vertici della Asl 3 di Nuoro: «cessazione attività elisuperficie Elibase 118». In pratica in quella piazzola non potrà più atterrare nessun mezzo aereo sino a quando non saranno affrontate le questioni che l’Enac riporta integralmente nella propria comunicazione. E’ l’ente di Stato, infatti, ha richiamare i soggetti raggiunti dal provvedimento di chiusura sulla delicatezza della materia sicurezza, ricostruendo la scandalosa gestione di una vicenda che lascia esterrefatti. Scrive l’Enac: da luglio dello scorso anno era stato richiesto un aggiornamento compiuto e puntuale di tutti i dati sensibili delle varie elisuperfici.

Otto mesi di inerzia

Tutti i responsabili, in realtà, non solo se ne sono fregati, ma hanno fatto passare invano la bellezza di 8 mesi da quell’avviso ben sapendo che allo scoccare del termine ultimo sarebbe intervenuta la mannaia statale. A febbraio 2021, infatti, l’Enac ha provveduto alla cancellazione dal sito delle rispettive schede, pubblicando contestualmente un avviso e chiedendo ai gestori interessati di inviare l’aggiornamento dei dati che avrebbe consentito il ripristino sul sito dell’avio-eli-idrosuperficie di interesse. Trascorsi otto mesi –scrive l’Enac- si ritiene che quelle basi elicotteristiche «debbano considerarsi chiuse».

Dal Montiferru a Pula

Il provvedimento è stato recapitato in tutta l’Isola: oltre alla base di elisoccorso 118 di Nuoro sono state chiuse quelle di Stintino, Torre Foghe a Tresnuraghes, Helipad del Forte a Santa Margherita di Pula, Helidianel e Micalosu ad Arzachena, la Balcaccia a Santa Teresa di Gallura, Koala a Budoni, Campeda a Bonorva e Porto Cervo. La decisione dell’Enac ha messo in subbuglio l’intero apparato di emergenza sanitaria dell’Isola, visto che la dislocazione delle basi di elisoccorso, predisposto da Areus, era ritenuto fondamentale per la tempestività dell’intervento emergenziale.

M.P.

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Riceviamo e pubblichiamo:

“In riferimento alla vicenda relativa alla presunta chiusura dell’elisuperficie di Nuoro il Commissario Straordinario ASSL Nuoro, Gesuina Cherchi, precisa quanto segue: il malinteso è sorto a seguito di un errato invio da parte dell’ENAC della “Scheda per aggiornamento dati avio/idro/elisuperfici” al gestore dell’elisuperficie di Nuoro (un dipendente dell’ATS Sardegna individuato, fin dal 2008, dal Questore); fortunatamente il tempestivo aggiornamento della scheda da parte del gestore ha consentito di scongiurare l’eventuale chiusura ai voli della struttura”.

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