Sono stati esclusi dalla Regione per le attività di formazione nella gestione di soggetti armati e negli interventi ad alto rischio. Un corso a cui prenderanno parte tutte le forze armate. Così i barracelli dei vari comandi della Sardegna hanno deciso di proclamare lo stato di agitazione. Avevano inoltrato l’iscrizione per tempo, ma la risposta non ha lasciato dubbi: “La giornata di studio del 18 novembre a Mogoro è rivolta esclusivamente ai Comandi di polizia locale della Sardegna e, come già avvenuto in passato, per le Compagnie Barracellari verranno programmate delle giornate di formazione interamente dedicate alla categoria”

L’Unione Barracelli con Giuseppe Vargiu, il Sindacato Autonomo Barracelli con Giovanni Chessa e Riccardo Paddeu e Conf. Ba. R. con Nicolò Li Castri hanno fatto notare che negli ultimi 30 anni sono stati organizzati per le compagnie barracellari un paio di giornate di formazione per gli incendi boschivi e nient’altro. Hanno acquisito professionalità solo grazie all’auto-formazione con corsi a pagamento. "Riteniamo che la scelta di escludere i barracelli, impegnati giorno e notte in attività di polizia, protezione civile ed antincendio boschivo, sia inappropriata e derivante da un preciso ‘modus operandi’ che da diverso tempo qualcuno, all’interno dell’assessorato agli Enti Locali, sta portando avanti o è stato indotto da terzi a farlo, un chiaro progetto orientato a svalutare e mortificare la figura di agente di polizia insita nel ruolo stesso”, scrivono le organizzazioni sindacali che ora chiedono non solo i corsi di formazione, ma anche la riforma della legge regionale. In caso contrario i poliziotti di campagna, 5500 operatori, incroceranno le braccia. 


 


 

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