Bando per la continuità territoriale della Sardegna, è guerra davanti al Tar
Aeroitalia impugna decreto ministeriale e gare della Regione: i giudici amministrativi per ora rigettano la richiesta di sospensivaSulla continuità territoriale aerea della Sardegna lo scontro diventa giudiziario.
Aeroitalia ha impugnato davanti al Tar il decreto ministeriale che impone gli oneri di servizio pubblico sui collegamenti tra gli aeroporti di Cagliari, Olbia e Alghero e quelli di Milano e Roma. Ma contesta anche i bandi su ogni rotta che, secondo la compagnia, sarebbero troppo sbilanciati in favore di Ita Airways.
La notizia emerge oggi che il Tar del Lazio ha rigettato la richiesta di sospensione cautelare urgente dei provvedimenti: «La prima camera di consiglio utile per la trattazione collegiale della domanda cautelare», si legge nel provvedimento del tribunale della Capitale, «è calendarizzata per il prossimo 22 dicembre e che, nelle more dello svolgimento della stessa, non si ravvisa la sussistenza del presupposto della “estrema gravità e urgenza, tale da non consentire neppure la dilazione fino alla data della camera di consiglio”, necessario per l’adozione della misura cautelare monocratica richiesta».
Il giudice ha evidenziato anche che «il termine ultimo previsto dai bandi impugnati per la presentazione delle offerte (3 dicembre 2025, come specificato in ricorso) risulta essere scaduto prima del deposito del gravame (5 dicembre 2025) e che, inoltre, non emergono allo stato elementi per ritenere che la gestione dei servizi aerei di cui trattasi verrà affidata prima della data della prossima camera di consiglio, dovendosi per l'effetto ritenere l'insussistenza, nelle more della trattazione collegiale della domanda cautelare, di un pregiudizio irreversibile alla posizione giuridica azionata dalla medesima parte». Ma anche che «un eventuale esito favorevole della controversia, tanto in sede cautelare collegiale quanto in sede di merito, ben potrà consentire alla ricorrente di poter ottenere il conseguimento del bene della vita cui aspira, imponendo all'Amministrazione l'adozione dei consequenziali provvedimenti utili alla piena reintegrazione della situazione giuridico-soggettiva che si assume lesa nel presente contenzioso».
Enrico Fresu