Assalto eolico alla Sardegna, l’ombra del revamping sulla moratoria
Domani torna in Aula il ddl della Giunta: schieramenti divisi e comitati in pressingPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Alla vigilia del ritorno in Aula, mentre è costante il pressing dei comitati contro la speculazione energetica, il centrodestra non ha ancora rinunciato a far passare alcune delle sue proposte.
Domani si discute l'articolo 2 della moratoria della Giunta che vieta la realizzazione di impianti da rinnovabili per diciotto mesi. Si tratta della parte più importante del ddl, dove sono elencati tutti gli ambiti territoriali sottoposti a misura di salvaguardia. Qualcuno nel centrodestra ha fatto notare che, viste le caratteristiche, gli ambiti considerati sarebbero in ogni caso tutelati. Motivo per cui la Giunta avrebbe potuto liquidare più in fretta la pratica. Parliamo infatti di aree naturali protette, zone umide, aree incluse nella Rete natura 2000, aree di transito e riproduzione di specie faunistiche protette, zone a rischio dissesto idrogeologico, aree a meno di sette chilometri da beni culturali, la fascia dei trecento metri dalla battigia, parchi nazionali, foreste, boschi, aree a meno di sette chilometri da altri impianti da rinnovabili. Prescrizioni che la legge già prevedeva.
Fa ancora più discutere l'elenco delle fattispecie per le quali l'applicazione della moratoria non è contemplata: a parte gli impianti per l'autoconsumo, gli interventi di manutenzione ordinaria, straordinaria o di revamping di impianti già esistenti.
(ro. mu.)
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