Santu Lussurgiu, libro per ricordare il Maestro Salis: «Un mondo a vignette»
Due presentazioni per il volume realizzato a cura di Mauro Ardu e Maria ArcaPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il Maestro Francesco Salis è stato un uomo di grande spirito, dotato di un humour caustico però piacevole e rigorosamente rispettoso di tutti. Aveva un atteggiamento scherzoso verso la vita nella consapevolezza della serietà della sua missione educativa per tante generazioni di Lussurgesi. La sua vis comica è sfociata in immagini e vignette ironiche che prendevano di mira persone, fatti ed eventi della società lussurgese e sarda dal dopoguerra fino ad anni recenti.
Il Centro di Cultura per l’Educazione Permanente UNLA, dopo aver rinvenuto nell’archivio una moltitudine di caricature divertenti firmate dal Maestro, gli ha dedicato il libro “Il Maestro Salis, un mondo di vignette”.
La pubblicazione per i tipi della Tipografia Ghilarzese chiude i festeggiamenti per il centenario della sua nascita. Realizzato a cura di Mauro Ardu e Maria Arca, sarà presentato domenica 10 novembre presso il Salone del Centro di Cultura a Santu Lussurgiu.
Era «il suo modo speciale di comunicare, di partecipare, di inserirsi e di far conoscere fatti e avvenimenti del suo tempo, attraverso immagini e parole: le sue vignette. Il libro si presenta come una vera e propria antologia storica della sua produzione grafica più significativa, una raccolta che ci descrive un mondo che, sebbene in parte scomparso, continua a vivere nella memoria collettiva della comunità sarda. Le sue vignette, infatti, sono un viaggio nel tempo, che ci riportano a un’epoca in cui la vita era scandita da ritmi diversi e in cui le relazioni umane erano al centro dell’esperienza quotidiana», precisano gli autori del volume.
Alle 17 l’appuntamento con i saluti del sindaco Diego Loi, del presidente UNLA Vitaliano Gemelli, quindi Mimi Salis figlia del Maestro e l'autore Mauro Ardu. Interventi di Sandro Dessì, Francesco Porcu, Bachis Serra, Mario Corona e Salvatore Faedda che hanno contribuito alla stesura del libro con testi e ricordi della vena umoristica del Maestro.
Su Mastru Salis è stato un sardo illustre, il maestro per antonomasia che ha contribuito allo sviluppo socio-culturale della comunità lussurgese nel secondo dopoguerra. Insieme con un gruppo di insegnanti e studenti lussurgesi, presso il Centro di Cultura Popolare UNLA, ha combattuto l’analfabetismo, insegnando ai pastori, contadini, artigiani e massaie a leggere e scrivere, quindi formandoli alla vita. Per questa missione educativa Salis ha vinto il premio UNESCO Reza Pahlavi nel 1967. Con i ragazzi del Centro di Cultura nel 1976 Salis ha creato il museo della Tecnologia contadina, una delle prime collezioni etnografiche d’Italia di arnesi e oggetti dei tanti mestieri della società pre-industriale. Del Museo è stato anima e voce narrante fino al 2007, ora la esposizione ora è intitolata a lui.