Sabato 26 luglio alle 11, alla presenza del sindaco di Porto Torres Massimo Mulas, dell’assessora alla Cultura Maria Bastiana Cocco, dell’artista Odo Tinteri e delle autorità civili, militari e religiose del territorio riapre l'antico porto romano di Turris Libisonis dove sarà inaugurata la mostra “Barche nella storia – Barche del Mediterraneo”, curata e coordinata dall’Ufficio Turistico comunale nell’ambito del progetto "Percorsi di Archeologia, Storia, Cultura ed Ambiente nel territorio di Porto Torres".

L'iniziativa nasce dalla volontà del Comune turritano e dell’artista Tinteri, in collaborazione con l’Ufficio Turistico della città e la Cooperativa Memoria Storica che lo gestisce, di incrementare la conoscenza dei luoghi con valenza storica, culturale e archeologica, soprattutto di quei siti che per diverse motivazioni non possono essere solitamente visibili al pubblico. La mostra, infatti, è allestita nel sito archeologico del Porto Antico della città che si trova nelle immediate vicinanze della stazione marittima e sarà visitabile fino a domenica 17 agosto. Le opere esposte hanno come tematica l’indagine di ogni forma di imbarcazione che ha attraversato il Mediterraneo nel corso della storia.

L’allestimento, in qualche modo, rappresenta la prosecuzione del precedente progetto “Barche nella storia… Barche di Liguria”, edito nel 2000 da Comunicare, con l’intento di aggiungere altre immagini e altri momenti suggeriti dal tempo. Si può dire che si tratta di un racconto senza fine, come quello delle stesse barche che nel corso della storia hanno fatto parte delle vita degli uomini e dei popoli.

La mostra permetterà di ammirare barche appartenenti a diverse epoche, da quelle nuragiche fino a quelle dei nostri giorni, passando per quelle egizie, greche e altre ancora, per le quali Odo Tinteri nutre una forte passione che prosegue nel tempo e che lo induce a osservazioni, seppur non sempre nuove, ma semplicemente diversamente motivate. La barca, nella storia dell’umanità, ha sempre costituito il mezzo per conoscere popoli, terre vicine e lontane. È stata utilizzata per scappare dalla propria terra e per cercare fortuna, sulla spinta di un'irresistibile voglia di cambiare il proprio destino. La spaventosa furia del mare e la sua forza non hanno fermato l’audacia di quanti volevano cercare lidi diversi immaginati più consoni alle rispettive esistenze. Le barche sono state culla di sogni e spesso tomba crudele di tristi destini. Fin dai tempi più remoti, gli uomini di tutte le latitudini hanno sagomato legni e inondato tavole che potessero solcare i mari e andare oltre l’orizzonte infinito. La mostra stessa è una barca che conduce in un viaggio nel tempo e nella ricerca di Odo Tinteri sulla tecnologia e sull’ingegno dell’essere umano con tratti poetici e sognatori. Il progetto annovera tra i propri partner il Comune di Porto Torres, l’Autorità di Sistema Portuale, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Sassari e Nuoro, la Memoria Soc. Coop. L’esposizione resterà aperta dal lunedì al giovedì dalle ore 9 alle 16, dal venerdì alla domenica dalle ore 9 alle 21.

Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare l’Ufficio Turistico comunale. 

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