Il 31 marzo di 38 anni fa era Pasquetta, e sulla prima pagina de L’Unione Sarda nell’epoca c’era il drammatico racconto di una Pasqua di sangue nell’Isola.

Quattro morti in un giorno, due per annegamento altre due per omicidio, tutti tra i 24 e i 40 anni.

A Orune fu ucciso Pietro Monni, pastore di 24 anni. Stava parlando con i suoi amici in piazza San Bernardo quando è stato colpito dai pallettoni esplosi da un fucile che non gli hanno lasciato scampo. Inutili i tentativi di salvargli la vita. Uno dei tanti episodi delittuosi legati alla decennale faida di Orune. L’assassino, spuntato da un vicolo, scappò e non venne riconosciuto dai testimoni.

A Cagliari invece venne ucciso Giampaolo Cogotti, 31 anni. Alla consegna di 100 grammi di hashish, doveva ricevere un milione ma venne ucciso sotto gli occhi del fratello.

Una tragedia nel mare di Capitana fece invece due vittime: Armando Dessì e Giovanni Corona, 40 e 28 anni entrambi di Quartu. Uscirono in mare con un cognato ma l’imbarcazione si ribaltò, facendoli finire in acqua. Il cognato riuscì a raggiungere la riva a nuoto, nulla da fare per gli altri due.

(Unioneonline/L)

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