Medici e infermieri in fuga dai Pronto soccorso, ne mancano 4mila
Sono 600, da gennaio a oggi, i medici dell'emergenza e urgenza che hanno scelto di dimettersi dai Pronto soccorso, dove in media ogni anno accedono tra i 21 e i 24 milioni di pazienti. Andando avanti così si calcolano 5mila medici in meno entro la fine del 2022.
La situazione è estremamente preoccupante perché già ora in Italia mancano 4.200 tra medici e personale infermieristico da impiegare nei pronto soccorso.
Agnese Testoni, infermiera del Dipartimento di emergenza-urgenza dell'Asl Roma 4: "Un esodo dei medici dell'emergenza, un primo vacillamento degli infermieri. Le istituzioni devono correre immediatamente ai ripari perché perdere delle professionalità così importanti è un danno per gli utenti e i pazienti".
Le conseguenze più gravi si sono registrate negli ultimi giorni al San Camillo di Roma e al Cardarelli di Napoli, con pazienti abbandonati sulle barelle nei corridoi in attesa di essere visitati. Ma tutti gli ospedali italiani lamentano problemi simili: strutture inadeguate, aumento di accessi di cittadini con traumatologia minore o con problemi di carattere sociale, infortuni sul lavoro o stradali non gravi e una pletora di attività legali che determinano il sovraffollamento.
Come è stato ricordato a Riccione al congresso nazional di Simeu, la Società italiana di medicina d'emergenza-urgenza.
(Unioneonline/l.f.)