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Heineken: per il 65% degli italiani socialità fondamentale sul lavoro
03 settembre 2025 alle 11:40
Milano, 3 set. (askanews) - La socialità è un valore, non solo nella sfera personale, ma anche sul luogo di lavoro. Nella ricerca continua di un equilibrio tra queste due sfere, avere occasioni informali di socialità coi colleghi, poter contare su un gioco di squadra aumenta non solo la produttività ma contribuisce al benessere generale dei lavoratori. A dimostrarlo è un'indagine AstraRicerche per Heineken Italia nell'ambito della campagna "Togheter" che ha misurato questi parametri non solo sui lavoratori italiani ma anche sulle proprie persone."I confini fra esterno e interno in azienda sono permeabili. Noi abbiamo un purpose che è 'Creiamo il piacere di stare insieme per ispirare un mondo migliore - Alfredo Pratolongo, corporate affairs director di Heineken Italia - per le persone di Heineken la socialità è un valore più positivo di quanto non lo sia per la media italiana. Un dato su tutti: l'81,5% pensa che la socialità sul luogo di lavoro aiuti a ottenere obiettivi più elevati, migliori, aiuti al benessere e aiuti al teamwork, a lavorare insieme. Questo dato è superiore di oltre 16 punti rispetto a quello della media nazionale".Tra i dipendenti italiani, infatti, è il 65% a considerare fondamentali le occasioni di socializzazione informale sul lavoro. Momenti che aumentano la motivazione a lavorare bene (36,7%), il senso di appartenenza all'azienda (34,6%) e l'efficienza, raggiungendo i risultati in minor tempo (30,9%). E anche nell'epoca dello smartworking, apprezzato da più della metà dei lavoratori, è importante conservare questi occasioni di incontro. Una pausa pranzo o un caffè con i colleghi possono facilitare la collaborazione e lo spirito di squadra per il 68% degli italiani, percentuale che sale oltre il 72% per l'azienda birraria. Nè costituiscono un ostacolo alla socialità le differenze di età. E il caso di Heineken Italia lo dimostra:"Guardando questi dati riconosco il grande lavoro che è stato fatto negli anni nel valorizzare le differenze - afferma la people director di Heineken Italia, Teresa Ferro - Oggi in Heineken Italia la stessa ricerca ci dice che il 91,6% delle persone non dà importanza all'età perché quello che conta è la persona. Questo, ovviamente, permette alle persone di sentirsi incluse, permette alle persone di lavorare meglio insieme, di dare valore e una crescita personale e professionale che alla fine porta risultati all'azienda, ma anche risultati in una società più ampia che è quella in cui viviamo".Tra il dato rilevato in Heineken e la media nazionale ci sono oltre 44 punti di differenza, segno che a livello Paese la strada da fare è ancora tanta per trasformare le occasioni di socialità sul posto di lavoro in una leva strategica per attrarre giovani e favorire la crescita. In Heineken questo invece è un modo di vivere l'azienda che la campagna Together ben sintetizza:"Questo e altri dati ci hanno fatto lanciare una campagna che si chiama Together ed è una campagna principalmente rivolta all'interno, ma anche all'esterno dell'azienda, che va a raccontare, a raccogliere prima i valori dell'azienda e ad analizzarli, come dire, con dei dati, dei numeri, perché questi valori in realtà sono i nostri momenti informali, sono quelli che danno corpo al nostro modo di lavorare, al nostro modo di essere - sottolinea Pratolongo - La birra aiuta in questo senso perché è la bevanda della socialità. Noi in Heineken produciamo birra da 50 anni in Italia e quindi questo valore ce l'abbiamo abbastanza dentro, le nostre persone lo sanno bene".