Assalto eolico, il sindaco di Scano Montiferro: «La moratoria è nulla, non cadremo nei tranelli»

05 ottobre 2024 alle 11:08aggiornato il 05 ottobre 2024 alle 11:12

La nuova minaccia è un progetto da 56 mega pale, tra Scano Montiferro, Sindia e Macomer. Altezza oltre 200 metri, per una potenza complessiva di 336 megawatt. La società proponente sottolinea la ‘’qualità’’ dell’intervento: «produzione utile per il fabbisogno di energia annua di oltre 300mila famiglie (costituite da da 4 persone con consumo medio).  Nel territorio cresce la preoccupazione: il ministero dell’Ambiente ha riaperto i termini per le osservazioni pubbliche al progetto, con scadenza ravvicinata: l’11 ottobre.

Questo dimostra, ha detto giovedì a Radar, su Videolina, il sindaco di Scano Montiferro Antonio Flore, che «Il potere della moratoria regionale è nullo. Quindi, o lo Stato sta procedendo in solitaria, o la Regione ci ha raccontato bugie»

«Una delle multinazionali che si è presentata nel nostro comune – racconta Flore – ci ha proposto, a fronte dell’installazione delle pale, l’illuminazione artistica dei monumenti. Ma il tempo della consegna delle perline agli Indios è finito. Noi abbiamo esperienza storica e cultura politica che non ci faranno cadere nei tranelli»