A Roma concerto jazz azerbaigiano per celebrare Giorno Vittoria

08 novembre 2025 alle 10:15
Roma, 8 nov. (askanews) - Sonorità moderne e tradizionali, abbinate a virtuosismi e tanta passione. Questo - ma anche molto altro - è stato il concerto di jazz azerbaigiano organizzato a Roma, all'Auditorium parco della musica Ennio Morricone, dall'Ambasciata dell'Azerbaigian in Italia e dal Centro Culturale azerbaigiano.Un evento ispirato dalla celebrazione di una data simbolo per la storia moderna dell'Azerbaigian: l'8 novembre, in cui quest'anno ricorre il quinto anniversario del Giorno della Vittoria, con il relativo ripristino dell'integrità territoriale della nazione. A rivolgere i saluti iniziali è stata la direttrice del Centro Culturale, Gulnar Taghizada, che ha sottolineato la valenza della ricorrenza dell'8 novembre prima di presentare artisti e musica. Poi è stata la volta dell'ambasciatore dell'Azerbaigian in Italia, Rashad Aslanov, che ha ricordato perché quella celebrata dal concerto è una data speciale per il suo Paese: "Cinque anni fa, l'8 novembre, l'Azerbaigian ha vinto la guerra patriottica e ripristinato la sua integrità territoriale: per 30 anni abbiamo avuto questo conflitto e l'8 novembre 2020 è stato una conclusione di questa epoca di occupazione e inizio di una nuova epoca anche per la regione. Questa vittoria ha portato - o creato l'opportunità per portare - pace, prosperità, nella regione intera".L'ambasciatore Aslanov ha poi lasciato spazio agli artisti. A esibirsi sono stati Shahriyar Imanov, giovane e talentuoso suonatore di tar, vincitore di numerosi premi internazionali, ed Etibar Asadli, pianista e regista, rappresentante di spicco della scena musicale contemporanea. Ad accompagnarli le percussioni da Joann Schmidt: improvvisazione e rigore, contaminati da elementi jazz, classici, etnici ed elettronici, hanno incontrato il gradimento degli oltre 300 presenti in sala, tra cui rappresentanti del mondo politico, istituzionale, diplomatico e della cultura."Sono molto contenta che venga ricordato questo giorno In una guerra dove ci sono state molte vittime: ho visto delle città vicine ai territori con palazzi distrutti dai missili che venivano lanciati. Quindi meno male che è finita".