"90 secondi + recupero": tutti i sardi che hanno giocato in nazionale

23 novembre 2023 alle 12:20

 

Con un po’ di fatica l’Italia si è qualificata ai prossimi Europei.  Anche a Leverkusen a presenziare sulla qualificazione degli azzurri, la bandiera dei quattro mori, che diventano otto, come i sardi che hanno vestito la maglia azzurra.

Il primo, l’algherese Antonello Cuccureddu, il 26 ottobre 1975 nel pareggio in Polonia per 0-0. Per lui 13 presenze, ma nessuna rete.Nessuna rete e sole 6 presenze per Gianfranco Matteoli, che ha trovato l’azzurro giocando nell’Inter. L’esordio a 27 anni contro Malta.
Sicuramente più fortune ha avuto Gianfranco Zola, che però avrebbe meritato molta più considerazione dai CT, in un periodo in cui la concorrenza era spietata. L’esordio nel novembre 1991. Doppietta contro l’Estonia. Nel marzo 1995 le prime delle dieci reti realizzate, in cui spicca il gol a Wembley a febbraio 97 nella sua Inghilterra. Per Magic box anche una tripletta contro la Lituania.

Esordio a Cagliari contro la Russia e altre due apparizioni nel 2005 per Antonio Langella, solo due per Andrea Cossu che però sfiorò la clamorosa convocazione ai Mondiali sudafricani del 2010. Solo la gioia dell’esordio invece per Marco Sau a Bologna a maggio 2013. 28 presenze, di cui un minuto contro il Galles nell’europeo vinto nel 2021 per Salvatore Sirigu che ha raccolto molte convocazioni, ma poco spazio in campo.
Ultimo ma quello che inevitabilmente lascerà maggiormente il segno in azzurro è Nicolò Barella. Ad oggi 51 presenze condite da otto reti e con un Europeo vinto nell’ultima edizione. Lui un predestinato, cresciuto nella scuola calcio di Gigi Riva, uno che l’azzurro l’ha vestito molto bene e che con 35 reti è ancora il goleador di tutti i tempi. Lui non era sardo ma ha rappresentato forse più di tutti i quattro mori nel mondo!

A cura di Lele Casini.
Montaggio di Fabio Leoni.