Monserrato.

Sant’Ambrogio, rinasce l’oratorio 

La struttura è tornata ad affollarsi grazie al nuovo campo da calcetto 

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A volte bastano un campo di calcetto, la voglia di fare e lo spirito di comunità, per creare qualcosa di bello. All'oratorio di Sant’Ambrogio si punta sullo sport per riportare ai fasti di un tempo quello che per generazioni di monserratini è stato uno storico luogo di aggregazione. Negli ultimi anni, specialmente dopo la pandemia, l’afflusso di gente era diminuito e gli spazi dell’oratorio sono rimasti via via sempre più vuoti. Ma don Marcello Lanero non si è perso d’animo: la parrocchia ha rimesso in sesto il vecchio e ormai inagibile campo di calcio a 5, facendo stendere un manto erboso nuovo di zecca e rifacendo l’illuminazione, con l’obiettivo di fare dell’attività sportiva un motore di incontro.

La svolta

I lavori sono terminati all’inizio di agosto. Il risultato? Una rinascita fatta di giovani che si radunano per giocare a pallone, proprio come si faceva un tempo. «Il campo serve per creare aggregazione, con i ragazzi e con le famiglie. Anche tanti adulti vengono a giocare accompagnati da figli e mogli», spiega don Marcello. «Per noi si tratta di uno strumento per fare dell’oratorio un centro di unione per la comunità parrocchiale». Un'idea in grado, magari, di tenere tanti ragazzi lontani dalla strada, aiutandoli a combattere quella noia sfociata in episodi di disturbo della quiete pubblica e danni agli arredi urbani che tanto hanno fatto disperare negli ultimi mesi i residenti del centro storico. Ma anche utile a far tornare nel cortile della parrocchia chi da quelle parti c’è cresciuto. «È bello vedere che l’oratorio si stia ripopolando, visto che dopo il Covid non giocava più nessuno», racconta Antonio Vacca, il primo, insieme agli amici, a giocare una partita nel nuovo impianto. «È una cosa buona, che può togliere dalla strada diversi ragazzini che altrimenti non saprebbero dove andare».

L’evento

L’ultimo fine settimana ha visto andare in scena anche il primo torneo ufficiale. Sette squadre, tre giorni di partite, una cena a buffet dopo le premiazioni per rinforzare sempre più la coesione della comunità. Un'idea che porta la firma di altri giovani, quelli dello staff dell’oratorio. «Con i miei colleghi Matteo, Leonardo e Mattia, abbiamo voluto organizzare qualcosa per riportare la presenza giovanile da queste parti», spiega Federico Pizzo, 22 anni. «È un qualcosa che si stava perdendo, perché le nuove generazioni stanno molto a casa con il telefono, e rispetto agli anni in cui si andava in oratorio per giocare le presenze sono diminuite molto. Il torneo è stata una bella esperienza che ha visto rinascere questi spazi, è piaciuto così tanto ai partecipanti che ci è stata subito richiesta una seconda edizione». La riedizione dell’appuntamento, probabilmente, sarà a novembre, con la parrocchia più antica di Monserrato che spera di continuare ad allargare la famiglia.

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