Trasporti

Primo giorno senza treni tra il Sulcis e Cagliari 

Si allungano i tempi di percorrenza, niente bagni, no ai cani a bordo 

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«Sono arrivata in stazione convinta di poter prendere il treno e ho scoperto che avrei viaggiato in pullman, con orario di partenza differente e con il rischio di perdere una coincidenza». Chiara Atzeni, ieri mattina, è partita presto da Sant’Antioco convinta di poter prendere il treno per Cagliari ma, soltanto arrivata al centro intermodale di Carbonia, ha appreso la novità: il servizio treni da ieri è stato sospeso per 18 mesi per dare modo di avviare i cantieri che consentiranno l’elettrificazione dell’intera linea che dal Sulcis Iglesiente conduce a Cagliari e il raddoppio del binario nel tratto Uta-Siliqua. Cantieri non più rimandabili ma che, per questo angolo di Sardegna già in ginocchio, significheranno un anno e mezzo di passione anche sul fronte dei trasporti.

I disagi

Non tutti ancora sanno che il servizio è stato sostituito dall’Arst in collaborazione con Trenitalia e che circa 35 pullman dovranno supplire all’assenza dei treni: si viaggia in bus sino a Decimomannu dove si trova il treno per Cagliari e viceversa. Ieri, già dalle prime del mattino, l’Arst ha predisposto un servizio di controllo e assistenza nelle stazioni, con personale pronto a dare informazioni su orari e corse che, rispetto ai treni, partono circa ogni mezz’ora, con orari completamente diversi. Si tratta di un grande cambiamento per migliaia di pendolari, studenti e lavoratori che ogni giorno viaggiano per Cagliari e per tutti i turisti che scelgono il treno per i propri spostamenti e che fino a dicembre 2026 dovranno modificare le abitudini: «Un’ora e mezza di viaggio, ritardi permettendo, al posto dei 50-60 minuti del treno – dice Francesca Melis, studentessa di Carbonia che si è sempre mossa in treno per raggiungere l’Università e che ieri ha fatto rientro nel Sulcis con la nuova modalità – ora c’è la pausa estiva e oggi non ci sono stati intoppi. Ma temo che nella stagione invernale non sarà così agevole».

In stazione

Nel piazzale interno due nuovissimi mezzi fermi con tanto di autisti sono pronti ad entrare in servizio in caso di emergenza per sopperire a ritardi o guasti. Tra i primi ad arrivare in città con il nuovo sistema c’è Vincenzo Rossetti, turista che ha dovuto caricare la sua bicicletta nella stiva del pullman: «Siamo stati avvisati a Oristano, da dove siamo partiti, che a Decimomannu avremo trovato il pullman. Una novità inaspettata ma siamo rimasti meravigliati nel trovare pullman puliti e nuovissimi». Roberto Perego di Lecco è un turista-residente: «Viaggio spesso con il treno avendo casa a Sant’Antioco, ero informato delle variazioni, per fortuna nessun disservizio». C’è chi si lamenta perché i treni dispongono della toilette che il bus invece non può garantire e questo, soprattutto per gli utenti più anziani, può significare un problema soprattutto se, alla partenza, la stazione non sempre garantisce (come segnalato nei giorni scorsi dai sindacati a Carbonia) il servizio bagni. E c’è chi non accetta che gli amici a quattro zampe per diciotto mesi siano banditi dal servizio pubblico: il regolamento, infatti, non permette che i cani viaggino sui pullman.

I timori

Piera Usai di Cagliari, arrivata ieri nella città del carbone in pullman, è ottimista: «Viaggio spesso da e per Carbonia, l’importante e che si arrivi a destinazione». Servizio promosso anche da Riccardo Accocci di Musei, arrivato a Carbonia in pullman poco prima delle 10. Non così felice Roberto Zucca di Carbonia, anche ieri in viaggio per Cagliari per lavoro: «Vedo davanti ai pendolari del Sulcis diciotto mesi di grande disagio, dovuti al fatto che i tempi di percorrenza così dilatati creeranno problemi soprattutto a chi dovrà spostarsi per ragioni lavorative o agli studenti che viaggeranno in inverno. Il vero banco di prova sarà ottobre, quando la linea riprenderà ad essere molto trafficata. Ieri sono rientrato a Carbonia in tarda mattinata, partendo da Cagliari oltre le tre fermate dentro Assemini, un'altra ora e più per arrivare a Carbonia. Sarebbe stato più utile fare delle corse dirette per Carbonia e Iglesias direttamente da Cagliari».

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