Regione

Manovra estiva, è corsa contro il tempo 

Ritardi sulla variazione da 900 milioni: manca ancora il via libera della Giunta 

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I tempi sono molto stretti. E il rischio che l’assestamento di bilancio da oltre novecento milioni di euro possa slittare a settembre non è da escludere. Per fare sintesi sugli stanziamenti più importanti, la presidente della Regione ha riunito la maggioranza già due volte a Villa Devoto. Ora si attende il via libera del disegno di legge in Giunta, che arriverà comunque dopo il giudizio di parifica della Corte dei Conti fissato per l’11 luglio. A quel punto, ci sarà da aspettare dieci giorni per il parere dei revisori della Corte proprio sulla variazione. Poi, dopo l’approvazione in commissione Bilancio, il ddl potrà approdare in Aula. Insomma, se tutto va bene il provvedimento potrebbe essere licenziato dal Consiglio poco prima di Ferragosto, probabilmente il 7 agosto (l’8 è venerdì).

Stanziamenti

Il macro tema della variazione sarà lo spopolamento. O meglio, le misure per contrastare il fenomeno: interventi strutturali da mettere in campo nei territori dove si lavorerà per garantire la disponibilità dei servizi a livello di sanità, trasporti, strade, scuole, politiche sociali. Sulla sanità l’obiettivo è quello di mettere sotto controllo la spesa, considerato che ogni volta, in fase di assestamento di bilancio, affiorano nuovi debiti delle Asl. In secondo luogo si sta ipotizzando un intervento molto importante sul trasporto pubblico locale. Per quanto riguarda la manutenzione delle infrastrutture dei territori, la Regione sta pensando a un forte investimento sulla capacità operativa delle province. Mentre risorse dovrebbero essere destinate anche alle aziende agricole colpite dalla dermatite bovina.

Prima di Ferragosto

Per riuscire a mettere in campo tutte queste misure sarà necessario uscire dall’Aula col testo approvato prima delle vacanze estive. Magari non proprio a ridosso di Ferragosto. Non sarà facile perché, nell’ingorgo di luglio, il Campo largo vorrebbe infilare pure il ddl sul Fine vita e addirittura il provvedimento sul comparto unico. Il primo sì in sesta commissione al suicidio medicalmente assistito era atteso la settimana scorsa. Ora si apprende che il testo non è all’ordine del giorno dei lavori del parlamentino nemmeno in questa. D’altra parte, si attende ancora la relazione tecnica dell’assessorato alla Sanità, e il ddl dovrebbe in ogni caso passare in commissione Bilancio per il parere finanziario. Solo allora, sarebbe pronto per l’approvazione della commissione competente. Ma non per l’Aula. Sul Fine vita, infatti, il centrodestra userà i dieci giorni a cui ha diritto per la relazione di minoranza.

Il bivio

Stando così le cose, difficilmente il disegno di legge sarà licenziato ad agosto. Verosimilmente, la maggioranza darà precedenza all’assestamento. Intanto, l’Aula si riunirà domani alle 10.30 per la proposta di legge nazionale sull’elezione diretta del presidente della Provincia e dei Consigli provinciali, e per l’esame del ddl che contiene norme urgenti per il superamento dell’emergenza idrica.

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