Emergenza

«L’unica arma è la prevenzione» 

La West Nile dilaga, ieri altri due contagi. La Asl: proteggiamo gli anziani 

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La Febbre del Nilo preoccupa. Ieri l’Asl ha comunicato altri due contagi: una ultraquarantenne di Siamanna ricoverata a Cagliari e un over 70 di Oristano, in cura al San Martino. «Entrambi soffrono di altre patologie» precisa la Asl. Ma il bilancio sale: 29 casi accertati quest’estate, con due decessi. Ieri l’ultimo saluto alla 68enne di Cabras morta per le complicanze del virus.

L’allarme

Il virus ciclicamente si ripresenta creando grossi problemi soprattutto agli anziani e ai più fragili. A portare il virus dall’Africa sono stati gli uccelli migratori che fanno da serbatoio permettendo la diffusione della West Nile con le zanzare che a loro volta possono trasmetterla all’uomo e ai cavali. Nel 2008 l’allora direttore del servizio veterinario dell’Asl di Oristano Antonio Montisci e il collega Tonino Falconi furono a primi a individuare il virus soccorrendo un cavallo colpito da una febbre fuori dall’ordinario. Le analisi dell’Istituto zooprofilattico di Teramo confermarono la diagnosi: West Nile. Nell’estate-autunno 2011 in Sardegna si registrarono 54 focolai e un bilancio tragico: 4 vite umane spezzate, 18 cavalli morti e 34 uccelli colpiti. Negli anni il virus ha continuato a colpire, altre vittime fino ai casi di questa estate.

Prevenzione

L’Oristanese con risaie, stagni e canali è l’habitat ideale per le zanzare. «La parola d’ordine è prevenzione – ricorda ancora una volta la direttrice del dipartimento di Sanità e prevenzione dell’Asl Maria Valentina Marras- soprattutto gli anziani e i fragili devono proteggersi dalle punture di zanzara, utilizzare repellenti, applicare le zanzariere nelle proprie abitazioni, evitare ristagni d’acqua, svuotare vasi e ciotole». L’amministratore straordinario Battista Ghisu ricorda che «la Provincia è in prima linea tutto l’anno sugli interventi antilarvali e antialate per arginare la diffusione delle zanzare». E poi le risaie. «Chiedo alla Regione di valutare possibili incentivi per il mondo agricolo per la lotta alle zanzare – sostiene - fermo restando che intorno ai centri abitati ci devono essere zone di rispetto in cui, se permane la risaia storica, deve obbligatoriamente essere attivata la lotta antilarvale». Da gennaio in media negli 87 comuni sono stati effettuati dai 200 ai 250 interventi mensili antilarvali. «Fino a maggio abbiamo effettuato disinfestazioni su 3mila 294 strade nei paesi – aggiunge - a giugno 4mila 56 interventi antilarvali in tombini, pozzetti, abbeveratoi e fontane. Numerosi interventi adulticidi soprattutto dove si sono verificati contagi umani».

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