Alle 19.51 locali, le 12.51 italiane, il colpo di pistola spezzerà il silenzio dello stadio e l’azzurra Dalia Kaddari (Fiamme Oro) col pettorale 991, scatterà dai blocchi della seconda corsia. Da Quartu Sant’Elena a Shinjuku nel Japan National Stadium: oltre 10.000 km di viaggio per correre le batterie dei 200 ai Campionati del Mondo su pista. L’atleta quartese parte col quarto tempo di accredito e accanto a lei ci sarà Brittany Brow (USA), leader mondiale sulla distanza. Per l’accesso diretto alla semifinale di domani dovrà puntare almeno al terzo piazzamento, in caso contrario si affiderà alla possibilità di ripescaggio dei sei migliori tempi complessivi. Lei che quest’anno ha conquistato un nuovo titolo italiano assoluto con 22”68, a soli 4 millesimi dal suo migliore tempo di sempre, dovrà cercare di guadagnare terreno soprattutto sul rettilineo finale che padroneggia sempre con grande efficenza.
«Sarà diverso»
«Dopo quattro anni torno qui con maggiore consapevolezza ed esperienza» commenta l’azzurra, «credo che sarà diverso rispetto alle Olimpiadi del 2021 pesantemente segnate dalla pandemia. Siamo in tanti, quasi 100 atleti, questo dimostra che il movimento dell’atletica sta crescendo. I giapponesi si confermano persone estremamente accoglienti ed ospitali». Nella nazionale la poliziotta quartese dimostra di essere un punto fermo, una certezza su cui poter contare, perché se è vero che gli alti e i bassi che ha vissuto fanno parte del gioco, è anche vero che per una come lei il talento cristallino è lì che aspetta di essere espresso davanti agli occhi del mondo.
Questo contenuto è riservato agli utenti abbonati
Per continuare a leggere abbonati o effettua l'accesso se sei già abbonato.
• Accedi agli articoli premium
• Sfoglia il quotidiano da tutti i dispositivi