Protagonisti assoluti, superstar enologiche indiscusse (e finalmente riconosciute), con una masterclass interamente dedicata a loro. Chi sono? Si potrebbero chiamare vini figli di un vitigno minore che in Puglia hanno svelato, evidentemente ce n’era bisogno, quale scrigno carico di biodiversità vitivinicole è la Sardegna. Standing ovation per Nasco, Lacconargiu, Arvesiniadu, Semidano, Malvasia di Bosa, Malvasia di Cagliari, Vernaccia di Oristano, Bovale sardo, Cagnulari, Caricagiola, Barbera Sarda, Torbato. Loro, una vita da gregari, stavolta hanno meritatamente rubato la scena ai blasonati Vermentino e Cannonau, sul palco di Vinoway Wine Selection 2023, l’evento patinato tra i più attesi dal mondo vitivinicolo nazionale organizzato da Vinoway Italia. Domenica 16 e lunedì 17 presso Castello Monaci Resort di Salice Salentino, oltre 300 etichette nazionali, selezionate dai degustatori di Vinoway sono state al centro di degustazioni, food, premiazioni, talk, approfondimenti. E masterclass, quest’anno tutta dedicata all’Isola. “I tesori sconosciuti italiani: gli enologi raccontano i vitigni minori della Sardegna”, organizzata da Assoenologi Sardegna e Vinoway, ha presentato dodici vini in degustazione dallo spumante metodo classico ai bianchi secchi fino ad arrivare ai rossi secchi ai bianchi a carattere ossidativo, un viaggio approfondito che non ha trascurato alcun angolo dell’antica terra dei nuraghi.

Castello Monaci Resort di Salice Salentino, sede della rassegna enologica. Foto associazione Vinoway
Castello Monaci Resort di Salice Salentino, sede della rassegna enologica. Foto associazione Vinoway
Castello Monaci Resort di Salice Salentino, sede della rassegna enologica. Foto associazione Vinoway

L’ENTUSIASMO «Una masterclass che ho voluto fortemente perché la Sardegna si conferma una grande realtà enologica italiana.», ha dichiarato Davide Gangi, presidente associazione Vinoway che ha ringraziato e si è complimentato con Mariano Murru, Antonio Manca e Daniele Manca «per la magistrale relazione e spiegazione dei vitigni minori del territorio. Ho voluto portare un pezzo di Sardegna in Puglia in una attenta e selezionata platea per far vivere ai presenti le emozioni vissute personalmente in questa meravigliosa isola che mi ha stregato».

Vinoway, Mariano Murru durante la premiazione. Foto Vinoway
Vinoway, Mariano Murru durante la premiazione. Foto Vinoway
Vinoway, Mariano Murru durante la premiazione. Foto Vinoway

Per Mariano Murru, presidente Assoenologi Sardegna l’esperienza pugliese segna un’opportunità unica «di far conoscere una Sardegna enologica diversa, in qualche caso quasi sconosciuta, ma di grande fascino e con punte di eccellenza che pongono la nostra regione tra le più interessanti a livello nazionale ed internazionale per ricchezza e varietà di vitigni e tipologie di vino, potendo spaziare dai vini spumanti, passando per i bianchi fruttati ai grandi rossi da invecchiamento agli ottimi passiti per finire con dei grandissimi vini a carattere ossidativo». Emozioni di altissimo calibro che hanno spinto Stevie Kim, miglior comunicatrice del vino italiano per vinoway wine selection 2023, general manager wine to wine, vinitaly international, vinitaly wine academy, ad auspicare uno strategico cambio di passo: «La Sardegna è una terra unica, con una storia millenaria, paesaggi fantastici, dal cibo e vino straordinari, ricca di tradizioni e abitanti generosi e accoglienti. Un piccolo continente che andrebbe  comunicato e fatto scoprire con più attenzione ed enfasi al resto del mondo. Rimarrebbero incantati». Kim ha elogiato il lavoro di Vinoway in collaborazione con Assoenologi Sardegna «che ha permesso di far conoscere ai partecipanti ,vitigni, territori e vini  sconosciuti ai più, ma di  grande qualità e potenzialità, occorre ripeterle più spesso trovando dei messaggi semplici che arrivino al cuore degli appassionati , la cultura nuragica, la natura incontaminata ,il popolo dei centenari possono essere un ottimo veicolo di comunicazione». Anche Vincenzo Russo, docente di psicologia dei consumi e neuromarketing Università di Milano parla di «un bellissimo viaggio intorno a una Sardegna vinicola sconosciuta e affascinante».

Davide Gangi, presidente Vinoway. Foto dell'associazione Vinoway
Davide Gangi, presidente Vinoway. Foto dell'associazione Vinoway
Davide Gangi, presidente Vinoway. Foto dell'associazione Vinoway

LE AZIENDE PREMIATE Argiolas, Atzei, Audarya, Azienda Agricola Coluccia, Azienda Agricola Piede Franco, Binza ’e su Re, Cantina Arvisionadu, Cantina Canu, Cantina del Mandrolisai, Cantina di Mogoro, Cantina Dorgali, Cantina Gennamanna, Cantina Meana, Cantina Oliena, Cantina Pisu, Cantina Santadi, Cantina Trexenta, Cantine di Dolianova, Eminas, Fradiles, La Dolce Vigna, Piero Mancini, Poderi Parpinello, Su Creccu, Surrau, Tenuta Muscazega, Tenuta Paltusa, Tenute Bodà, Tenute Perda Rubia, Tenute Pische, Tenute S’Abbaidolza, Tenute Smeralda, Viticoltori Romangia, Vitivinicola Fratelli Puddu.

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