"Del nostro operato non esitiamo a dare conto alle Istituzioni e al Paese".

Il governatore della Banca d'Italia, riconfermato dopo un lungo iter politico, Ignazio Visco, si inserisce così nella polemica sul ruolo della Vigilanza nelle crisi bancarie.

"La tutela del risparmio richiede stabilità monetaria e stabilità finanziaria - ha detto intervenendo alla Giornata del Risparmio -. Sui comportamenti delle singole banche la supervisione è ferma e intensa".

Sul caso è intervenuto anche il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, che ha aggiunto che "il Governo non può sostituirsi alle banche" ma sta agli istituti di credito "avere una gestione" delle crisi "efficace e proattiva".

"POCHE RISORSE" - Nonostante i maggiori vincoli posti dal nuovo quadro normativo europeo, in presenza di una recessione economica "ben più grave", in Italia, rivendica il numero uno di Via Nazionale, "le risorse impiegate per la soluzione delle crisi bancarie sono state largamente inferiori a quelle utilizzate in pressoché tutti gli altri principali paesi".

"Le vicende di questi difficili anni - ha proseguito - vanno valutate sulla base delle condizioni in essere e delle informazioni effettivamente disponibili al momento in cui le decisioni furono prese".

"LA CRESCITA SI RAFFORZA" - "Dopo cinque anni di bassa crescita il commercio internazionale è tornato ad aumentare a tassi sostenuti; la dinamica del PIL mondiale è in chiaro rafforzamento - ha poi detto -. Nonostante le tensioni geopolitiche, le prospettive sono favorevoli nella maggior parte delle economie e le condizioni dei mercati finanziari restano particolarmente distese, riflettendo una ridotta percezione dei rischi. Sostenuta soprattutto dall'espansione della domanda interna, la crescita del prodotto è in ripresa anche nell'area dell'euro; sono rientrati i rischi di deflazione".

(Redazione Online/D)

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