È ufficiale: Ignazio Visco resta alla guida di Bankitalia.

L'iter di riconferma si è chiuso oggi con la firma del decreto di nomina da parte del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, "su proposta del presidente del Consiglio dei Ministri, vista la deliberazione del Consiglio dei Ministri, e acquisito il parere favorevole del Consiglio Superiore della Banca d'Italia".

Il mandato del governatore scadeva nel mese di novembre e, sulla eventuale nuova nomina, si è aperto un vero e proprio caso politico nelle ultime settimane.

Da un lato il Partito democratico, che alla Camera aveva promosso una mozione contro Visco, e lo stesso segretario Pd Matteo Renzi, schieratosi apertamente contro la riconferma.

Dall'altro il primo ministro Paolo Gentiloni che, invece a favore, ha indicato in una lettera il nome di Visco come quello scelto dall'esecutivo, e quindi il Consiglio dei Ministri, che ha dato il via libera all'unanimità (assenti però i ministri "renziani").

L'ok del presidente della Repubblica è il terzo passaggio che sancisce ufficialmente la riconferma.

RENZI: "NON È UNA MIA SCONFITTA" - La conferma di Ignazio Visco alla guida della Banca d'Italia non ha incrinato il rapporto di Matteo Renzi con Paolo Gentiloni.

Lo ha detto il segretario del Pd: "Il nostro è un rapporto di lunga data. L'ho difeso quando lo volevano estromettere dalle liste nel 2013, l'ho proposto ministro degli Esteri sorprendendo tanti nel novembre 2014, l'ho suggerito come presidente al mio posto nel 2016. Credo che abbia fatto bene il suo lavoro, sempre - dice Renzi -. Non condivido una sua scelta, quella di Visco, ma rispetto il presidente del Consiglio e le sue funzioni. E abbiamo mille battaglie da fare insieme, ancora".

(Redazione Online/D)

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