"L'Austria non è pronta a sostenere il debito di altri Stati che legittimano l'incertezza dei mercati. Se non ci sono modifiche, la Commissione europea deve respingere la manovra di bilancio italiana".

A parlare non è Juncker, né tantomeno Moscovici o Angela Merkel, quelli che il governo italiano ritiene suoi nemici giurati.

Sono parole del cancelliere austriaco, il sovranista Sebastian Kurz, che dovrebbero far capire al nostro governo che i sovranisti degli altri Paesi potranno anche condividere la linea di Salvini sui migranti, ma sono meno disposti dei cosiddetti europeisti ad accollarsi i debiti altrui. Idem dicasi per l'Ungheria di Orban, o per l'estrema destra tedesca, la cui posizione è molto più rigida rispetto a quella della Cancelliera Angela Merkel.

Invoca la linea dura Kurz, che peraltro rimarca l'invito a bocciare la nostra nota di aggiornamento al Def già fatto nei giorni scorsi alla Commissione Ue: "Se la Commissione non schiaccia il freno l'Italia prenderà in ostaggio l'Unione Europea e aprirà la porta ad altre nazioni che intendono fare lo stesso. Ora la Ue deve dimostrare di aver imparato qualcosa dalla crisi della Grecia".

MOSCOVICI - Un po' più conciliante è stato il commissario Ue agli Affari Economici Pierre Moscovici: "Non vogliamo una crisi tra Roma e Bruxelles, la Commissione pensa che il posto dell'Italia sia al centro della zona euro e non fuori".

"L'Italia - ha aggiunto - può fare la propria politica di bilancio, ma rispettando le regole comuni come fanno tutti i Paesi da dieci anni". Secondo Moscovici la "manovra del popolo" non rilancia la crescita. "Ci sono pochi investimenti, è un bilancio che aumenta il debito e non è buono per il popolo, perché alla fine saranno sempre i più vulnerabili a pagare".

DI MAIO - E mentre Bruxelles attende la lettera di Tria, che dovrebbe arrivare in giornata, Di Maio smorza i toni ("Vogliamo restare nell'euro, non rompiamo con l'Europa"), ma tiene il punto sul Def ("Non cambia, parleremo con i commissari europei e spiegheremo loro le ragioni di questo 2,4%".

(Unioneonline/L)

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