Novanta operai stagionali del Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale chiedono l'assunzione a tempo indeterminato. Una richiesta che va avanti da tantissimi anni e che interessa avventizi di Quartucciu, hinterland, del Campidano, della Trexenta, del Medio Campidano, del Sulcis.

Della situazione si è ora fatta interprete la Filbi-Uila, con un comunicato stampa. "La Regione, con l'atto di indirizzo che avvierà l'iter per la stabilizzazione dei precari del Consorzio di bonifica, ha sostanzialmente deciso di non decidere, attribuendo allo stesso Consorzio l'assoluta discrezionalità sul numero e sulle categorie contrattuali dei precari da stabilizzare e perfino sulle tempistiche di effettuazione delle procedure sulle assunzioni. Per queste ragioni - affermano il segretario regionale della Filbi-Uila, Franco Pani, e i delegati sindacali Sergio Manca e Fabrizio Savelli, rispettivamente del Consorzio di bonifica dell'Oristanese e della Sardegna meridionale - non condividiamo affatto l'entusiasmo con il quale l'assessore regionale all'Agricoltura Murgia ha affidato alla stampa la notizia riguardo le stabilizzazioni dei precari dei Consorzi di bonifica". Dicono anche di "temere che la delega in bianco che la Regione intende affidare ai Consorzi di bonifica finirà per scontentare una buona parte del personale precario che attende una occupazione stabile e che allungherà i tempi necessari per le procedere con le stesse stabilizzazioni".

Pani, Savelli e Manca chiudono dicendo "di aver inviato all'Assessore Murgia le nostre osservazioni scritte riguardo la bozza dell'atto di indirizzo, chiedendo la stabilizzazione di tutto il personale avventizio avente titolo. Chiediamo un supplemento di riflessione che, speriamo, porti a correggere le numerose criticità riscontate su quanto è stato proposto".

Il presidente del Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale Efisio Perra dice che "ci si sta raccordando con l'assessorato all'Agricoltura. Siamo in attesa della delibera di Giunta. Nel contempo stiamo intensificando anche le relazioni sindacali per arrivare ad una soluzione della vertenza, cercando di capire anche se sarà assicurata la copertura finanziaria per il futuro: una copertura oggi solo triennale".

I prossimi giorni o le prossime settimane potrebbero essere importanti per la soluzione di questa infinita vertenza: ci sono operai che sono entrati a lavorare per pochi mesi all'anno oltre vent'anni fa. Oggi c'è chi ha 50 anni di età. Tanta attesa insomma. Il sogno? Il lavoro a tempo indeterminato e non più per soli otto mesi all'anno o anche per appena quattro o sei mesi come in passato.
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