Gli italiani scelgono fine estate per le vacanze. E predilogono la montagna. Il 47,5% di chi andrà in vacanza preferisce settembre.

Le proiezioni di Enit (agenzia nazionale per il turismo) per tutto il 2020 vedono la montagna meno colpita dal trend negativo (-39% sul 2019) rispetto al mare (-51%) e alle città d'arte (-49%), più dipendenti dai turisti che arrivano da oltreoceano.

Il turismo montano viene visto come la destinazione più adatta in questo periodo di pandemia. Intercetterà il 60% de visitatori dal mercato interno. Destinazioni costiere e soprattutto città d'arte risentono molto della chiusura dei voli e della quarantena per gli arrivi extra-Schengen. Migliorano, ma troppo poco, le prenotazioni straniere dal 13 luglio al 23 agosto, sono in calo del 90,1%, 15 giorni fa il calo era del 91,7%. Da nazioni come Germania, Francia e Regno Unito c'è una frenata delle disdette, crollo verticale, per motivi facilmente comprensibili, da Usa e Russia.

Il calo degli arrivi agli aeroporti tra luglio e settembre è in linea con quello degli altri Paesi: -86,9%, contro un 83,9)% della Francia e 83,4 della Spagna. L'Italia nel 2020 perde 119 milioni di pernottamenti dall'estero, 165 se si comprendono anche quelli degli italiani.

Qualche segnale positivo arriva dal web: 658mila reazioni di gradimento, 89mila di affetto, 340mila di empatia e 64mila di stupore per il Belpaese. Con il tema turismo che torna tra i dieci dominanti su Internet. Nell'immaginario dei potenziali turisti stranieri, l'Italia sta tornando ad essere quella grande destinazione turistica che è sempre stata, e il suo nome è sempre meno legato al Covid.

(Unioneonline/L)
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