Cambia più che mai il turismo ai tempi del Covid: i sondaggi per il 2021 prevedono che il 58% degli italiani resterà nei confini nazionali e che anche gli stranieri cercheranno come destinazioni centri piccoli e che soddisfino anche gli interessi enogastronomici. "Si deduce la disponibilità teorica di un potenziale mercato turistico che corrisponde al 37 per cento del totale. Ma per attrarre e gestire questi flussi occorre dare supporto a una rete di operatori che costituirà a breve i Club di prodotto" è la riflessione fatta sul webinar del GAL Logudoro-Goceano dal consulente Josep Ejarque, il direttore del GAL, Giuseppe Sotgiu, e Lucia Montalbano di Ftourism e gli auditori online che con i loro quesiti hanno posto all'attenzione numerosi spunti per affrontare il mercato turistico nell'immediato futuro.

Un territorio come quello dei trentaquattro comuni associati al GAL è l'ideale se si dimostra di rispettare i protocolli, perché garantisce spazi aperti e difficilmente affollati. Occorre però prepararsi non solo al 2021 ma soprattutto per il 2022, quando si pensa che i flussi turistici potranno tornare alla normalità. Saranno determinanti il rapporto qualità prezzo, la capacità di offrire esperienze suggestive in sinergia tra operatori, l'aspetto della flessibilità sulle politiche di cancellazione e nondimeno la sicurezza. Per questo il Gal Logudoro-Goceano proseguirà con una serie di incontri sul web in modo da programmare l'offerta turistica, esaminando tutti gli aspetti: da quello economico a quello delle strutture.
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