L'Italia in vetta nella classifica generale della “reputazione turistica” europea.

La graduatoria dei Paesi Ue che spiccano per la “fama” dovuta alle proprie bellezze paesaggistiche e alle attrattive turistiche e culturali è stata stilata da Demoskopika

Sul podio, dopo l’Italia, ci sono Spagna e Germania.

Secondo lo studio sulla reputazione dei sistemi turistici regionali – che quest'anno si allarga all'ambito europeo con l'European Tourism Reputation Index (Etr Index) – il Belpaese con 109,1 punti è primo in classifica generale con il primato in 3 indicatori su 5 (ricerca della destinazione, popolarità, Tripadvisor confidence destination) e ottiene la medaglia d'argento nella valutazione del sistema ricettivo. 

Da migliorare, invece, la comunicazione istituzionale sui social network. I canali istituzionali monitorati (Enit, Italia.it) non sono infatti adeguatamente sfruttati a differenza di quanto fatto da alcuni competitor (Spagna, Portogallo, Grecia e Germania) facendo

scivolare l'Italia al quinto posto nella classifica parziale del Rating Social Reputation (101,8 punti).

Tra le regioni, sul podio non c’è la Sardegna: al primo posto, infatti, si trova il Trentino Alto Adige, seguito da Sicilia e Veneto.

«Lo studio evidenzia la necessità di allinearsi alle strategie dei nostri principali competitor europei nell'utilizzo delle pagine social mettendo in campo azioni più incisive per promuovere l'offerta turistica italiana», spiega il presidente di Demoskopika, Raffaele Rio.

«Essere la Nazione più desiderata e popolare è senza dubbio un dato che ci fa guardare al presente con soddisfazione e al futuro con ottimismo», ha commentato la ministra del Turismo Daniela Santanché. Aggiungendo: «A noi però non basta risultare la destinazione più ricercata online, non possiamo fermarci a questo: dobbiamo aspirare a far diventare l'Italia capace di presentare l'offerta turistica migliore, in termini di ricchezza, profondità e qualità, così da essere non soltanto la meta più sexy in rete, bensì anche quella più scelta».

(Unioneonline/l.f.)

© Riproduzione riservata