Le previsioni erano negative ma la realtà si sta dimostrando peggiore.

A giugno il turismo sardo ha perso il 95% delle presenze, a luglio la previsione è di meno 70%. Ad agosto, se andrà benissimo, si prevede di perdere il 60% del mercato.

Anche il settore extralberghiero, secondo le prenotazioni sulle agenzie di viaggi online (da Booking a Expedia sino a Tripadvisor) a luglio ha un tasso di occupazione medio del 24% che salirà intorno al 40% ad agosto per crollare a settembre a meno del 10%.

Latitano soprattutto i turisti stranieri, vittime dei blocchi, delle incertezze sui voli. Quest'estate mancherà anche il turismo nazionale, quello su cui si faceva affidamento, perché gli italiani partiranno ma resteranno nella loro regione o si sposteranno in quelle vicine. Un fatto evidentemente impossibile in Sardegna.

A rendere meno amara una stagione drammatica saranno i sardi che resteranno nell'Isola: lo scorso anno in 550mila hanno fatto qualche giorno di vacanza nella loro regione, soprattutto nei fine settimana.

Ma si scontrano con prezzi spesso al di sopra delle aspettative.
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