Secondo uno studio Demoskopica in Sardegna quest'anno le presenze dovrebbero aumentare oltre il 10% per complessivi 14 milioni di persone.

«Una bella notizia per l'economia sarda che ha proprio nel turismo il traino principale – commenta Silvio Lai, deputato Pd della Commissione bilancio della Camera - Il picco ovviamente si avrà nel mese di agosto anche se vi è una interessante propensione alla destagionalizzazione».

«Di fronte a questa previsione –  si chiede però - la Sardegna è pronta ad una così importante accoglienza? In Sardegna si può arrivare solo via mare o via cielo. È stato predisposto un piano di mobilità all'altezza? Ci saranno voli e navi a sufficienza? Oppure, soprattutto per i voli, si evidenzieranno i soliti problemi di carenza per di più accompagnati da rincari non giustificabili come in più occasioni ho evidenziato con interrogazioni parlamentari e segnalazioni all'autorità di controllo. Purtroppo al momento la campana suona a morte».

«Gli aeroporti – prosegue – vivono situazioni di forte criticità e non sono collegati tra loro da una strategia di necessario coordinamento. Vettori insufficienti e non in grado di coprire più momenti nella stessa giornata. Costi troppo alti soprattutto per chi nel tempo delle vacanze ha desiderio di ricongiungersi con parenti e famiglie in terra sarda. Resterebbe da domandarsi inoltre se strade e treni sono in grado di collegare nei tempi giusti i diversi territori della Sardegna».

«Sembrerebbe proprio di no – risponde – visto che non vengono nemmeno spesi i soldi per completare e riorganizzare il sistema viario dell'Isola nonostante vi sia un commissario che risponde al nome di Solinas, presidente della Sardegna. Infine l'Isola è in grado di garantire un sistema sanitario efficiente per il surplus di presenze? Ovviamente no viste le lunghe attese che già i sardi debbono scontare sulla propria pelle nonostante che pure in questo caso diversi milioni di euro sono rimasti nei cassetti della Regione senza essere investiti sul territorio. A pagare tutti questi disservizi – la conclusione – saranno aziende e imprese della Sardegna che saranno costrette ad ovviare ai limiti di una governance assolutamente inadeguata da parte della Regione».

(Unioneonline/D)

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