In arrivo dall’Ue 1,2 miliardi di euro per favorire la transizione ecologica e ammortizzarne l'impatto sull'occupazione nel Sulcis Iglesiente e a Taranto, nell'area dell’ex Ilva.

La Commissione europea ha infatti dato il via libera al programma per una transizione giusta (Just transition fund) per l'Italia per il periodo 2021-2027, che ha lo scopo, in entrambe le aree interessate, di contrastare gli effetti della transizione aumentando la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili per le imprese e le utenze domestiche e affrontare le situazioni di danno ambientale bonificando aree contaminate.

Nel Sulcis Iglesiente l'obiettivo principale - spiega la Commissione - è «sfruttare il potenziale della regione per la produzione e la rigenerazione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Il programma sostiene quindi la creazione di comunità di energia rinnovabile per contribuire a ridurre la povertà energetica della zona e sostiene l'uso di tecnologie pulite per migliorare l'efficienza energetica delle imprese e dei processi produttivi. Infine, il programma prevede la bonifica di aree contaminate che possono essere utilizzate per l'insediamento di nuove attività economiche».

«Il risanamento delle aree minerarie dismesse e la loro riconversione rappresenta un passo avanti importante per il futuro del Sulcis», commenta il governatore Christian Solinas. Aggiungendo: «La Sardegna sceglie con decisione la strada del green e dell’alta tecnologia e certamente la dotazione che viene oggi destinata è un concreto aiuto per un’azione a lungo raggio di riqualificazione, e apre nuovi scenari per uno sviluppo industriale diverso rispetto al passato, più rispettoso dell’ambiente».

Soddisfazione viene espressa anche dall’assessora all’Industria Anita Pili. «È certamente un fatto di grande rilevanza, ma non deve farci dimenticare altre aree fortemente compromesse della nostra Regione, che attendono un intervento decisivo di risanamento e un nuovo modello di sviluppo. Siamo comunque pronti - conclude - a dare contenuti e prospettive al territorio, promuovendo in tempi rapidi i bandi per realizzare le opere nel minor tempo possibile».

(Unioneonline/l.f.)

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