Mentre la società di telecomunicazioni è in fermento per la manifestazione di interesse di Kkr per un’Opa sull’azienda, nel Consiglio di Amministrazione di ieri – durato ben sei ore – l’ad di Tim Luigi Gubitosi ha fatto un passo indietro e ha rimesso le sue deleghe al Cda, di fatto accogliendo le richieste dell’azionista di maggioranza, la media company francese Vivendi (con il 23,68% delle quote), che aveva criticato i risultati economici della sua gestione.

Le sue deleghe saranno divise tra due persone: andranno in parte all’attuale presidente Salvatore Rossi, che assume così funzioni esecutive, e in parte a Pietro Labriola, l’attuale capo di Tim Brasile, nominato direttore generale.

Per analizzare la proposta del fondo statunitense verrà creato un Comitato ad hoc in cui, oltre allo stesso Rossi, avrà un ruolo di rilievo Paola Sapienza, che - nominata Lead Independent Director - sarà in un certo senso il garante del mercato. 

Insieme ad altri tre consiglieri Paolo Boccardelli, Marella Moretti e Ilaria Romagnoli, avvieranno "tempestivamente" e con il supporto degli advisor le attività istruttorie per consentire poi ai consiglieri di valutare il dossier.

La due diligence potrebbe iniziare già la settimana prossima e dovrebbe durare quattro settimane.

Mentre dal governo sono arrivate aperture per un possibile sviluppo positivo dell’operazione, Vivendi ha già espresso la sua assoluta contrarietà all’Opa.

Sul piede di guerra i sindacati, che per lunedì hanno confermato la mobilitazione unitaria a difesa dei lavoratori di Tim, con un presidi davanti al ministero dello Sviluppo economico – dove chiederanno di essere ricevuti da Giancarlo Giorgetti – e alle prefetture di tutta Italia.

(Unioneonline/F)

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