Sono molti gli albergatori che sono riusciti a salutare con il sorriso la stagione estiva 2022, da record grazie alle alte temperature, che si è allungata sino al ponte dell'1 novembre. I numeri del 2019 non sono un ricordo lontano, anche se, come sottolinea il presidente regionale e vice presidente nazionale di Federalberghi Paolo Manca “come presenze restiamo a un -10% e con gli arrivi siamo a qualche punto percentuale sotto. I risultati economici sono sicuramente migliori ed è ripreso un trend pre-pandemia, ma dobbiamo considerate la sorpresa finale del caro bollette che ha azzerato i ricavi".

Continua Manca: “L'innalzamento dei costi non comprimibili tra energia e materie prime lascia un po' l'amaro in bocca e non si è ricominciato a costruire il cuscinetto di salvaguardia per le imprese del settore, alcune delle quali temono di non poter riaprire per la stagione 2023 vista anche l'avanzata dell'inflazione.  Attualmente rimane aperto nell'Isola solo il 20% delle strutture con poco meno del 15% dei posti letto, ma nonostante il clima favorevole potrebbero non esserci le condizioni economiche per andare avanti, tanto che assistiamo a qualche struttura annuale in più che decide di fermarsi già ora".

Il 2023 fa paura agli albergatori, complice l’inflazione, e – spiega Manca – “Occorre sterilizzare i rincari in bolletta ma anche riprendere in maniera importante quella strategia di diversificazione per andare in maniera decisa sui mercati esteri". Secondo il presidente regionale di Federalberghi la parola d’ordine per affrontare l’anno che verrà dev’essere “stabilità” nella comunicazione e promozione territoriale, nelle connessioni per i trasporti e nei rapporti di lavoro per evitare la fuga dei professionisti del settore". Bisogna dunque far sapere che l’Isola è aperta da aprile per far in modo che diventi una destinazione appetibile e “dobbiamo ripetere sino all'infinito che è fruibile almeno 7 mesi l'anno, che è un realistico obiettivo di medio periodo, poi serve la certezza di presentare il prima possibile le rotte aeree della prossima stagione estiva, comprese le tratte su Roma e Milano che hanno le maggiori connessioni coi voli internazionali. Infine urge una stabilità sul lavoro o siamo in grado di stabilizzare e dare certezze ai lavoratori, oppure continueremo ad avere ristoranti che non aprono perché non hanno lo staff e sempre meno professionalità nelle strutture ricettive", sottolinea il numero uno di Federalberghi.

(Unioneonline/s.s.)

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